Abitare il cratere. L’Appennino Centrale oggi tra soluzioni abitative d’emergenza e nuove traiettorie di sviluppo

A partire dal 24 agosto 2016, sino al gennaio successivo, una lunga serie di sequenze sismiche colpisce l’Appennino centrale: i comuni interessati distribuiti su Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo – saranno 140 e 10 le province in cui vivono complessivamente oltre 1 milione di persone. Un disastro socio-naturale tra i più rilevanti nella storia d’Italia, reso ancor più grave dalla particolare natura delle aree colpite. Zone in larga parte montane, spesso comprese in aree naturali protette. A uno tra i disastri socio-naturali più significativi della storia recente d’Italia fa seguito un’emergenza caotica tra risposte istituzionali equivoche, solidarietà dal basso, popolazioni trasferite a decine di chilometri private della loro advocacy e macerie immobili nel tempo.