Le gouvernement métropolitain à la poubelle: Acteurs, problèmes et solutions du changement institutionnel à Rome

The paper presents the sociological analysis of a case study of the processes of institutional innovation. The survey was carried out within an international research on economic actors organized in European cities, funded by the French Ministry of Research and by the program "Exploratory Workshops" of the European Science Foundation. The case of Rome is examined with reference to the non-implementation of the reform of the metropolitan government, with a view to innovation 'offer' to local actors by Law no. 142 of 1990 and subsequent amendments, but not collected by policy entrepreneurs and transformed into a strategy of transformation of local institutions. The hypothesis that articulates the analysis is that the failure of the reform is mainly due to the weak presence in the political and social system of Rome resources normally needed to fuel the institutional changes of this nature. The explanatory model adopted is the "garbage can" (March and Olsen 1989), through which the neo-institutionalist approach in sociology interprets the decision-making processes. The resources of legitimacy and cognitive resources have proved to be both inadequate, as regards both the mobilization of political actors, both in the economic environment (organized interests and large companies) to support the reform. In the presence of languages ​​and different strategies in relation to policies 'substantial' and policies of institutional innovation the latter appear to be particularly difficult and the system by which public depends on their implementation shows, in the case analyzed, a significant difficulty for innovation through learning. The solution is available and an appropriate definition of the problem of policy in this way can not meet each other and in this way the "garbage can" of reform can not give rise to a process of institutionalization

Il saggio presenta l’analisi sociologica di un case study relativo a processi di innovazione istituzionale. L'indagine è stata realizzata all’interno di una ricerca internazionale sugli attori economici organizzati nelle metropoli europee, finanziata dal Ministero della ricerca francese e dal programma «Exploratory Workshops» della European Science Foundation. Il caso di Roma viene approfondito con riferimento alla mancata attuazione della riforma del governo metropolitano, prospettiva di innovazione «offerta» agli attori locali dalla legge n. 142 del 1990 e dalle successive modificazioni, ma non raccolta da imprenditori di policy e trasformata in strategia di trasformazione delle istituzioni locali. L’ipotesi che articola l’analisi è che l’insuccesso della riforma sia dovuto principalmente alla debole presenza all’interno del sistema politico e sociale di Roma delle risorse normalmente necessarie per alimentare dei cambiamenti istituzionali di questa natura. Il modello esplicativo adottato è quello del «garbage can» (March e Olsen 1989), attraverso il quale l’approccio neo-istituzionalista in sociologia interpreta i processi decisionali. Le risorse di legittimazione e le risorse cognitive si sono rivelate entrambe insufficienti, per quanto riguarda la mobilitazione sia degli attori politici, sia dell’ambiente economico (interessi organizzati e grandi imprese) a sostegno della riforma. In presenza di linguaggi e strategie diverse legate alle politiche «sostanziali» e alle politiche di innovazione istituzionale le seconde appaiono particolarmente difficili e il sistema pubblico dal quale dipende la loro attuazione dimostra, nel caso analizzato, una significativa difficoltà di innovazione attraverso l’apprendimento. La soluzione disponibile e una definizione adatta del problema di policy in questo modo non possono incontrarsi e in questo modo il «garbage can» della riforma non può dare luogo a un processo di istituzionalizzazione