Questo contributo intende esplorare il rapporto tra la crisi pandemica da COVID-19 e la gestione dei sistemi locali/urbani del cibo. In particolare, il paper sarà focalizzato sul ruolo svolto dai saperi esperti e dai knowledge networks (Stone, 2003) nel supporto ai governi urbani nelle azioni di contrasto all’attuale food emergency (UN, 2020). Il contributo intende fornire alcune risposte preliminari alle seguenti domande: - Quale ruolo hanno assunto i knowledge networks nel supporto alle amministrazioni locali? Quali risorse hanno impiegato? - L’attuale fase pandemica sta rafforzando la legittimità dei saperi esperti nella ideazione di politiche del cibo su scala urbana? - Quali conseguenze ha questo ruolo per la formulazione e conduzione di politiche locali e per i sistemi di governance urbana? Sin dagli inizi degli anni duemila i saperi esperti hanno assunto una centralità nei processi di urban food planning (Morgan 2013) e nello sviluppo dei local food systems (Martinez et. al., 2010). Le Università, i centri di ricerca e le fondazioni private sono divenuti attori chiave nei processi di costruzione delle Urban Food Policies (UFPs) – «interventi progettati e implementati dal governo locale per promuovere lo sviluppo di un sistema-cibo urbano sostenibile da un punto vista economico, sociale e ambientale» (Borrelli e Mela, 2017: 650). Il modello delle UFPs trae la sua ispirazione dal "Milan Urban Food Policy Pact" il quale impegna i governi a coinvolgere «enti tecnici ed accademici» (2015, Art.4) nello sviluppo e progettazione di sistemi del cibo sostenibili e resilienti. Nel contesto delle UFPs le università e gli esperti svolgono un duplice ruolo. Da un lato contribuiscono all’interdipendenza (Stoker, 1998) fra gli attori dei sistemi di governance urbana impiegando le loro risorse cognitive. Essi, ad esempio, intervengono nella mappatura e dell’analisi dei sistemi urbani locali/urbani del cibo o si occupano dei processi partecipativi nelle fasi di implementazione. Dall’altro, contribuiscono attivamente ai processi di policy transfer (Dolowitz and Marsh, 1996), lesson-drawing (Rose, 1991) e horizontal upscaling (Kern, 2019) di idee, valori, immaginari (Jessop, 2009) e soluzioni di policy tra le città. In questo senso i knowledge networks svolgono un’azione di supporto alle amministrazioni locali mediante la realizzazione e condivisione di analisi, l’organizzazione di incontri con amministratori locali ed esperti e la diffusione/promozione di best practices. Il paper si basa su un lavoro di ricerca desk su materiali online, siti web e webinar specializzati con un focus su 3 casi − il "Sustainable Food Places" network (UK), the "Food Policy Network" – John Hopkins University (USA) e il network “C-40 Cities”.
Saperi esperti e governance locale del cibo. I knowledge networks nella crisi pandemica / Giovanelli, Giorgio. - (2020). (Intervento presentato al convegno Midterm Conference della sezione AIS Sociologia Politica tenutosi a Università degli Studi di Messina).
Saperi esperti e governance locale del cibo. I knowledge networks nella crisi pandemica
Giorgio Giovanelli
2020
Abstract
Questo contributo intende esplorare il rapporto tra la crisi pandemica da COVID-19 e la gestione dei sistemi locali/urbani del cibo. In particolare, il paper sarà focalizzato sul ruolo svolto dai saperi esperti e dai knowledge networks (Stone, 2003) nel supporto ai governi urbani nelle azioni di contrasto all’attuale food emergency (UN, 2020). Il contributo intende fornire alcune risposte preliminari alle seguenti domande: - Quale ruolo hanno assunto i knowledge networks nel supporto alle amministrazioni locali? Quali risorse hanno impiegato? - L’attuale fase pandemica sta rafforzando la legittimità dei saperi esperti nella ideazione di politiche del cibo su scala urbana? - Quali conseguenze ha questo ruolo per la formulazione e conduzione di politiche locali e per i sistemi di governance urbana? Sin dagli inizi degli anni duemila i saperi esperti hanno assunto una centralità nei processi di urban food planning (Morgan 2013) e nello sviluppo dei local food systems (Martinez et. al., 2010). Le Università, i centri di ricerca e le fondazioni private sono divenuti attori chiave nei processi di costruzione delle Urban Food Policies (UFPs) – «interventi progettati e implementati dal governo locale per promuovere lo sviluppo di un sistema-cibo urbano sostenibile da un punto vista economico, sociale e ambientale» (Borrelli e Mela, 2017: 650). Il modello delle UFPs trae la sua ispirazione dal "Milan Urban Food Policy Pact" il quale impegna i governi a coinvolgere «enti tecnici ed accademici» (2015, Art.4) nello sviluppo e progettazione di sistemi del cibo sostenibili e resilienti. Nel contesto delle UFPs le università e gli esperti svolgono un duplice ruolo. Da un lato contribuiscono all’interdipendenza (Stoker, 1998) fra gli attori dei sistemi di governance urbana impiegando le loro risorse cognitive. Essi, ad esempio, intervengono nella mappatura e dell’analisi dei sistemi urbani locali/urbani del cibo o si occupano dei processi partecipativi nelle fasi di implementazione. Dall’altro, contribuiscono attivamente ai processi di policy transfer (Dolowitz and Marsh, 1996), lesson-drawing (Rose, 1991) e horizontal upscaling (Kern, 2019) di idee, valori, immaginari (Jessop, 2009) e soluzioni di policy tra le città. In questo senso i knowledge networks svolgono un’azione di supporto alle amministrazioni locali mediante la realizzazione e condivisione di analisi, l’organizzazione di incontri con amministratori locali ed esperti e la diffusione/promozione di best practices. Il paper si basa su un lavoro di ricerca desk su materiali online, siti web e webinar specializzati con un focus su 3 casi − il "Sustainable Food Places" network (UK), the "Food Policy Network" – John Hopkins University (USA) e il network “C-40 Cities”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.