1. Dalla precauzione ai disastri. Premessa. – 2. Ciò che conta è la prevenzione, mediante controlli, ma anche mediante interventi sanzionatori. – 3. Il piano amministrativo e quello contravvenzionale di tutela. Imprese lecite e illecite: il modello del d.lgs. n. 758/1994, la responsabilità degli enti e il commercio all’ingrosso di prodotti nocivi. – 4. Come rileva il principio di precauzione: dalle cautele all’illecito, tra penale e amministrativo. – 5. Segue: il riparto tra il principio di libertà di produzione, e i suoi possibili abusi, e la regola di una disciplina autorizzativa a normazione continua. La nocività conosciuta al solo produttore e quella sconosciuta a tutti. – 6. Le informazioni commerciali false o incomplete, pericolose per la salute. – 7. Il Progetto 2009 più in generale: la revisione dei delitti e l’introduzione della fattispecie di disastro sanitario. – 8. La riscrittura dei modelli preventivi (di rischio) esistenti e la riforma dell’art. 5, legge n. 283/1962. – 9. I cinque modelli di tutela penale esistenti e in fieri. – 10. Le prestazioni e la tenuta di questi modelli.
La riforma dei reati alimentari: dalla precauzione ai disastri. Per una modellistica pentapartita degli illeciti in materia di salute e sicurezza alimentare / Donini, Massimo. - (2015), pp. 21-45. - COLLANA DELLA SCUOLA DI GIURISPRUDENZA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA.
La riforma dei reati alimentari: dalla precauzione ai disastri. Per una modellistica pentapartita degli illeciti in materia di salute e sicurezza alimentare
massimo doniniPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2015
Abstract
1. Dalla precauzione ai disastri. Premessa. – 2. Ciò che conta è la prevenzione, mediante controlli, ma anche mediante interventi sanzionatori. – 3. Il piano amministrativo e quello contravvenzionale di tutela. Imprese lecite e illecite: il modello del d.lgs. n. 758/1994, la responsabilità degli enti e il commercio all’ingrosso di prodotti nocivi. – 4. Come rileva il principio di precauzione: dalle cautele all’illecito, tra penale e amministrativo. – 5. Segue: il riparto tra il principio di libertà di produzione, e i suoi possibili abusi, e la regola di una disciplina autorizzativa a normazione continua. La nocività conosciuta al solo produttore e quella sconosciuta a tutti. – 6. Le informazioni commerciali false o incomplete, pericolose per la salute. – 7. Il Progetto 2009 più in generale: la revisione dei delitti e l’introduzione della fattispecie di disastro sanitario. – 8. La riscrittura dei modelli preventivi (di rischio) esistenti e la riforma dell’art. 5, legge n. 283/1962. – 9. I cinque modelli di tutela penale esistenti e in fieri. – 10. Le prestazioni e la tenuta di questi modelli.File | Dimensione | Formato | |
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