Studio costituito da due parti, la prima riguardante le logiche del pentimento in generale, insieme a una ricostruzione della differenza tra fini e funzioni della pena, e delimitazione delle rispettive legittime applicazioni; la seconda contenente una rassegna analitica delle ipotesi di ravvedimento e perdono presenti nel sistema penale italiano vigente.Sommario: PRIMA PARTE. IL RAVVEDIMENTO TRA SCOPI E FUNZIONI DELLA PENA. 1. Premessa. Dal reato non si torna indietro? La risposta della “parte generale” del codice alle condotte di pentimento (desistenza e recesso, riparazione e risarcimento). 2. Il perché di pene diverse a seconda delle persone, a parità del ‘fatto’ commesso. Pena e sanzione civile. 3. Ruolo del passato e del futuro in un’impresa non scientifica, ma “equa”, di commisurazione. 4. La crisi del codice-decalogo, tra pena in astratto (contro fenomeni generali, e non solo per la giustizia individuale) e realtà punitiva applicata. 5. Pena giusta e meccanismi di non punibilità. 6. La prevenzione generale quale categoria della politica e della sociologia criminale, anziché dogmatico-giuridica: illegittimità della prevenzione generale come ‘fine’, sia in astratto (minaccia) e sia in concreto (commisurazione), della pena che si applica. 7. La funzione di prevenzione generale interna alla non punibilità. 8. Le ideologie punitive conflittuali oggi coesistenti (‘fini’ e ‘funzioni’ della pena). SECONDA PARTE. LE SINGOLE IPOTESI DI RAVVEDIMENTO. 9. Il risarcimento e la riparazione, tra ‘danno’ e ‘offesa’. Casi eccezionali di estinzione del reato per risarcimento del danno. 10. Ipotesi classiche e moderne di non punibilità (o estinzione del reato) in caso di recesso “riparatorio dell’offesa”, tra delitti e contravvenzioni. 11. Dall’offesa all’autore. I premi per la collaborazione. 12. (Segue). Le singole ipotesi. Un diritto di lotta che chiede all’autore “utili” fedeltà. 13. Illeciti di prevenzione vs. pene personali, non generalpreventive. 14. Concetto di “perdono” e clemenza. Clemenze incondizionate e condizionate: grazia, remissione di querela, patteggiamento, perdono giudiziale, amnistia, condoni, indulti, sanatorie e regolarizzazioni. 15. L’esecuzione penale come processo d’autore: la logica delle “verità relative e incontestabili” e dei pentimenti “coatti”. 16. L’umanesimo promesso per i “gironi” destinati agli autori meno pericolosi. 17. La “non punibilità” verso la giustizia riparativa e il perdono: un rechtsfreier Raum bisognoso di….tutela.
Le logiche del pentimento e del perdono nel sistema penale vigente / Donini, Massimo. - (2011), pp. 889-955.
Le logiche del pentimento e del perdono nel sistema penale vigente
DONINI, Massimo
2011
Abstract
Studio costituito da due parti, la prima riguardante le logiche del pentimento in generale, insieme a una ricostruzione della differenza tra fini e funzioni della pena, e delimitazione delle rispettive legittime applicazioni; la seconda contenente una rassegna analitica delle ipotesi di ravvedimento e perdono presenti nel sistema penale italiano vigente.Sommario: PRIMA PARTE. IL RAVVEDIMENTO TRA SCOPI E FUNZIONI DELLA PENA. 1. Premessa. Dal reato non si torna indietro? La risposta della “parte generale” del codice alle condotte di pentimento (desistenza e recesso, riparazione e risarcimento). 2. Il perché di pene diverse a seconda delle persone, a parità del ‘fatto’ commesso. Pena e sanzione civile. 3. Ruolo del passato e del futuro in un’impresa non scientifica, ma “equa”, di commisurazione. 4. La crisi del codice-decalogo, tra pena in astratto (contro fenomeni generali, e non solo per la giustizia individuale) e realtà punitiva applicata. 5. Pena giusta e meccanismi di non punibilità. 6. La prevenzione generale quale categoria della politica e della sociologia criminale, anziché dogmatico-giuridica: illegittimità della prevenzione generale come ‘fine’, sia in astratto (minaccia) e sia in concreto (commisurazione), della pena che si applica. 7. La funzione di prevenzione generale interna alla non punibilità. 8. Le ideologie punitive conflittuali oggi coesistenti (‘fini’ e ‘funzioni’ della pena). SECONDA PARTE. LE SINGOLE IPOTESI DI RAVVEDIMENTO. 9. Il risarcimento e la riparazione, tra ‘danno’ e ‘offesa’. Casi eccezionali di estinzione del reato per risarcimento del danno. 10. Ipotesi classiche e moderne di non punibilità (o estinzione del reato) in caso di recesso “riparatorio dell’offesa”, tra delitti e contravvenzioni. 11. Dall’offesa all’autore. I premi per la collaborazione. 12. (Segue). Le singole ipotesi. Un diritto di lotta che chiede all’autore “utili” fedeltà. 13. Illeciti di prevenzione vs. pene personali, non generalpreventive. 14. Concetto di “perdono” e clemenza. Clemenze incondizionate e condizionate: grazia, remissione di querela, patteggiamento, perdono giudiziale, amnistia, condoni, indulti, sanatorie e regolarizzazioni. 15. L’esecuzione penale come processo d’autore: la logica delle “verità relative e incontestabili” e dei pentimenti “coatti”. 16. L’umanesimo promesso per i “gironi” destinati agli autori meno pericolosi. 17. La “non punibilità” verso la giustizia riparativa e il perdono: un rechtsfreier Raum bisognoso di….tutela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.