This essay investigates the reasons behind the retranslation – from the vernacular into Latin – of the novella Griselda, sent from Petrarch to Boccaccio himself, with particular focus on the Petrarchan concept of readership, vernacular and Latin, which forms the background for this experiment. This study is based on a reading of the Decameron and its stylistic features, mainly the novel as the closing point of the collection, adopted by Petrarch in Latin with the aim of illustrating its exemplary nature. However, he chooses to alter his intended audience, which is now no longer composed of women and uneducated people, but rather of men and scholars.

Il saggio indaga le ragioni dalla retrotraduzione – dal volgare al latino – della novella di Griselda, inviata da Petrarca a Boccaccio stesso, facendo luce in particolare sull’idea petrarchesca di pubblico, latino e volgare, che sta a monte di tale esperimento. Alla base c’è una lettura del Decameron che tende a valorizzare i passi stilisticamente elevati, tra i quali in particolare la novella che chiude la raccolta, e che viene dunque riproposta in latino da Petrarca con lo scopo di evidenziarne la natura esemplare, mutando però i destinatari: non più le donne e un pubblico incolto, bensì gli uomini e i dotti.

Una “nuova veste” per una fabella che commuove i dotti. Petrarca, il volgare e la traduzione di Dec. X 10 / Geri, Lorenzo. - (2021), pp. 333-353. - BILINGUALISM IN MEDIEVAL TUSCANY. [10.1515/9783110702231].

Una “nuova veste” per una fabella che commuove i dotti. Petrarca, il volgare e la traduzione di Dec. X 10

GERI Lorenzo
2021

Abstract

This essay investigates the reasons behind the retranslation – from the vernacular into Latin – of the novella Griselda, sent from Petrarch to Boccaccio himself, with particular focus on the Petrarchan concept of readership, vernacular and Latin, which forms the background for this experiment. This study is based on a reading of the Decameron and its stylistic features, mainly the novel as the closing point of the collection, adopted by Petrarch in Latin with the aim of illustrating its exemplary nature. However, he chooses to alter his intended audience, which is now no longer composed of women and uneducated people, but rather of men and scholars.
2021
Toscana bilingue (1260 ca.–1430 ca.). Per una storia sociale del tradurre medievale
978-3-11-070203-3
Il saggio indaga le ragioni dalla retrotraduzione – dal volgare al latino – della novella di Griselda, inviata da Petrarca a Boccaccio stesso, facendo luce in particolare sull’idea petrarchesca di pubblico, latino e volgare, che sta a monte di tale esperimento. Alla base c’è una lettura del Decameron che tende a valorizzare i passi stilisticamente elevati, tra i quali in particolare la novella che chiude la raccolta, e che viene dunque riproposta in latino da Petrarca con lo scopo di evidenziarne la natura esemplare, mutando però i destinatari: non più le donne e un pubblico incolto, bensì gli uomini e i dotti.
Francesco Petrarca; Giovanni Boccaccio; volgarizzamenti; traduzioni dal volgare al latino; Decameron X 10
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Una “nuova veste” per una fabella che commuove i dotti. Petrarca, il volgare e la traduzione di Dec. X 10 / Geri, Lorenzo. - (2021), pp. 333-353. - BILINGUALISM IN MEDIEVAL TUSCANY. [10.1515/9783110702231].
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