E’ il primo di una serie di articoli che ho dedicato all’edizione critica e traduzione di quanto è sopravvissuto di una delle opere più importanti dell’intera letteratura filosofica dell’India. Di quest’opera (X sec.), che si riteneva totalmente perduta, ho recentemente scoperto l’unico manoscritto (frammentario) pervenuto. Il presente articolo tratta del confronto di Utpaladeva con le scuole logico-epistemologiche del Buddhismo medievale sul tema dell’universale come ‘differenza’ e della determinazione di un’assenza. This is the first in a series of articles that I have devoted to the critical edition and English translation of the only extant portion of one of the most important works of Indian philosophy. Of this work (X century C.E.), which was deemed to be totally lost, I have recently discovered the only (fragmentary) manuscript that has come down to us. The present article deals with Utpaladeva’s criticism of the logical-epistemological school of Buddhism on the issue of the universal seen as ‘difference’ and the establishment of absence.
Studies in Utpaladeva's Isvarapratyabhijna-vivrti. Part I. Anupalabdhi and Apoha in a Saiva garb / Torella, Raffaele. - STAMPA. - 53(2007), pp. 473-490.
Studies in Utpaladeva's Isvarapratyabhijna-vivrti. Part I. Anupalabdhi and Apoha in a Saiva garb
TORELLA, Raffaele
2007
Abstract
E’ il primo di una serie di articoli che ho dedicato all’edizione critica e traduzione di quanto è sopravvissuto di una delle opere più importanti dell’intera letteratura filosofica dell’India. Di quest’opera (X sec.), che si riteneva totalmente perduta, ho recentemente scoperto l’unico manoscritto (frammentario) pervenuto. Il presente articolo tratta del confronto di Utpaladeva con le scuole logico-epistemologiche del Buddhismo medievale sul tema dell’universale come ‘differenza’ e della determinazione di un’assenza. This is the first in a series of articles that I have devoted to the critical edition and English translation of the only extant portion of one of the most important works of Indian philosophy. Of this work (X century C.E.), which was deemed to be totally lost, I have recently discovered the only (fragmentary) manuscript that has come down to us. The present article deals with Utpaladeva’s criticism of the logical-epistemological school of Buddhism on the issue of the universal seen as ‘difference’ and the establishment of absence.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.