La rivoluzione digitale negli ultimi anni ha coinvolto il mercato del turismo ed ha contribuito a trasformare il settore in vari ambiti della filiera. In particolare, in relazione al contesto pandemico mondiale che ha condizionato il 2020, il digitale sembra essersi rafforzato contribuendo alla creazione di nuove forme di comunicazione e di educazione – proprio in tale ambito, dunque, si inserisce l’industria del gaming che offre sistemi e ambienti virtuali altamente interattivi e in grado di favorire una forma virtuale di apprendimento ed educazione -. Dunque, il gaming come una nuova forma di attività digitale ed educativa potrebbe rappresentare un valido strumento anche per favorire l’inclusività dei luoghi, attivando indirettamente un percorso di protezione della fragilità di territorio e del paesaggio, e fornendo strumenti innovativi per la creazione di nuovi prodotti in grado di favorire l’accessibilità e la sostenibilità turistica. Difatti, il connubio tra reale e virtuale prodotto dallo strumento di gamification riuscirebbe ad incrementare il numero di utenti e l’interesse verso aree fragili, senza comprometterne il paesaggio, senza la necessità di produrre alcun intervento per la fruizione degli spazi, senza, quindi, causare danni fisici sul bene culturale, sito archeologico, etc., o sulla natura fragile, ma comunque garantendone la fruibilità per tutti. Inoltre, grazie alla possibilità di rendere fruibile virtualmente aree fragili, il gaming potrebbe favorire lo sviluppo di un turismo inclusivo ed accessibile. In altre parole, le tante barriere architettoniche presenti sul territorio italiano e, spesso impropriamente giustificate dalla storicità dei luoghi, verrebbero superate. Ma quanto è realmente inclusivo il digitale? Quanto è in grado di coinvolgere i più svariati target di mercato e quanto invece può essere uno strumento capace di intercettare nuovi flussi turisti?

Nuove frontiere turistiche: il gaming come strumento inclusivo ed accessibile / Cocco, Valeria. - (2020). (Intervento presentato al convegno SISTUR tenutosi a RIMINI online).

Nuove frontiere turistiche: il gaming come strumento inclusivo ed accessibile

valeria cocco
2020

Abstract

La rivoluzione digitale negli ultimi anni ha coinvolto il mercato del turismo ed ha contribuito a trasformare il settore in vari ambiti della filiera. In particolare, in relazione al contesto pandemico mondiale che ha condizionato il 2020, il digitale sembra essersi rafforzato contribuendo alla creazione di nuove forme di comunicazione e di educazione – proprio in tale ambito, dunque, si inserisce l’industria del gaming che offre sistemi e ambienti virtuali altamente interattivi e in grado di favorire una forma virtuale di apprendimento ed educazione -. Dunque, il gaming come una nuova forma di attività digitale ed educativa potrebbe rappresentare un valido strumento anche per favorire l’inclusività dei luoghi, attivando indirettamente un percorso di protezione della fragilità di territorio e del paesaggio, e fornendo strumenti innovativi per la creazione di nuovi prodotti in grado di favorire l’accessibilità e la sostenibilità turistica. Difatti, il connubio tra reale e virtuale prodotto dallo strumento di gamification riuscirebbe ad incrementare il numero di utenti e l’interesse verso aree fragili, senza comprometterne il paesaggio, senza la necessità di produrre alcun intervento per la fruizione degli spazi, senza, quindi, causare danni fisici sul bene culturale, sito archeologico, etc., o sulla natura fragile, ma comunque garantendone la fruibilità per tutti. Inoltre, grazie alla possibilità di rendere fruibile virtualmente aree fragili, il gaming potrebbe favorire lo sviluppo di un turismo inclusivo ed accessibile. In altre parole, le tante barriere architettoniche presenti sul territorio italiano e, spesso impropriamente giustificate dalla storicità dei luoghi, verrebbero superate. Ma quanto è realmente inclusivo il digitale? Quanto è in grado di coinvolgere i più svariati target di mercato e quanto invece può essere uno strumento capace di intercettare nuovi flussi turisti?
2020
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