Dopo Maastricht il progetto d'integrazione europea ha operato su due fronti. Il primo fragile, tant'è che si è dovuto alla fine arrendere di fronte all'avanzare della crisi economica e al venir meno del sostegno popolare; l'altro forte, tant'è che ha resistito a ogni avversità, imponendosi come l'unica razionalità da porre a fondamento dei rapporti non solo economici, ma anche sociali, politici, giuridici. Ci si riferisce, da un lato, al c.d. "processo costituente europeo", che ha avuto nella elaborazione della Carta dei diritti fondamentali il suo apogeo, mentre ha trovato nel tentativo fallito di far approvare un Trattato che istituiva una Costituzione il suo punto di rottura; dall'altro, al c.d. "eurosistema", che si è invece imposto superando le tempeste economico-finanziarie (ma anche sociali e politiche) prodotte dalla grande crisi iniziata nel 2008 e non ancora conclusa. Secondo una lettura che si è rivelata ottimistica, entrambi questi dispositivi - in combinato disposto tra loro - avrebbero determinato una maggiore integrazione politica. Alla prova dei fatti s'è prodotto un esito diverso. Logorati dalla crisi si è assistito ad un abbandono dei principi di diritto iscritti nella Carta e ad un irrigidimento delle regole economiche affermate nei Trattati e nei diversi accordi collaterali.
Cambiare l'Europa / Azzariti, Gaetano. - (2021), pp. 223-234.
Cambiare l'Europa
Gaetano Azzariti
Primo
2021
Abstract
Dopo Maastricht il progetto d'integrazione europea ha operato su due fronti. Il primo fragile, tant'è che si è dovuto alla fine arrendere di fronte all'avanzare della crisi economica e al venir meno del sostegno popolare; l'altro forte, tant'è che ha resistito a ogni avversità, imponendosi come l'unica razionalità da porre a fondamento dei rapporti non solo economici, ma anche sociali, politici, giuridici. Ci si riferisce, da un lato, al c.d. "processo costituente europeo", che ha avuto nella elaborazione della Carta dei diritti fondamentali il suo apogeo, mentre ha trovato nel tentativo fallito di far approvare un Trattato che istituiva una Costituzione il suo punto di rottura; dall'altro, al c.d. "eurosistema", che si è invece imposto superando le tempeste economico-finanziarie (ma anche sociali e politiche) prodotte dalla grande crisi iniziata nel 2008 e non ancora conclusa. Secondo una lettura che si è rivelata ottimistica, entrambi questi dispositivi - in combinato disposto tra loro - avrebbero determinato una maggiore integrazione politica. Alla prova dei fatti s'è prodotto un esito diverso. Logorati dalla crisi si è assistito ad un abbandono dei principi di diritto iscritti nella Carta e ad un irrigidimento delle regole economiche affermate nei Trattati e nei diversi accordi collaterali.File | Dimensione | Formato | |
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