La storia del termine [frajer] permette di fare considerazioni su diversi aspetti delle dinamiche storiche e culturali in campo lessicale e semantico, a partire dall’evoluzione del significato interna alle singole lingue, intorno alla storia dei contatti che il tedesco nelle sue differenti varietà ha avuto con le altre lingue dell’Europa centrale e orientale, i quali sono stati la causa di proteiformi effetti che tale costante esposizione ha favorito, permettendo l’acquisizione della parola per vie diverse e con significati differenti. A questo si lega la questione dei vari significati che la parola possedeva nel tedesco o in una delle sue varietà nel momento del contatto, sulle dinamiche evolutive indipendenti dal tedesco e, infine, sulla reciproca influenza tra le lingue slave, in costellazioni linguistico-areali non sempre scontate. Approssimando di molto, si può concludere che rispetto al tedesco contemporaneo, che include probabilmente anche il serbo-lusaziano, dove il termine significa ‘cliente di prostitute’, esiste un’area semantica centro-europea (ceco, slovacco, sloveno, croato, serbo) in cui [frajer] è perlopiù legato all’idea di ‘fidanzato, ragazzo appariscente, fico / figo’ etc., rispetto invece ad un’area più orientale (yiddish, polacco, ucraino, russo), in cui tale parola è usata per indicare una ‘persona sciocca o stupida’.
La diffusione ed evoluzione semantica del germanismo [frajer] nelle lingue slave: pretendenti, bellimbusti e creduloni / Trovesi, Andrea. - (2020).
La diffusione ed evoluzione semantica del germanismo [frajer] nelle lingue slave: pretendenti, bellimbusti e creduloni.
Andrea Trovesi
2020
Abstract
La storia del termine [frajer] permette di fare considerazioni su diversi aspetti delle dinamiche storiche e culturali in campo lessicale e semantico, a partire dall’evoluzione del significato interna alle singole lingue, intorno alla storia dei contatti che il tedesco nelle sue differenti varietà ha avuto con le altre lingue dell’Europa centrale e orientale, i quali sono stati la causa di proteiformi effetti che tale costante esposizione ha favorito, permettendo l’acquisizione della parola per vie diverse e con significati differenti. A questo si lega la questione dei vari significati che la parola possedeva nel tedesco o in una delle sue varietà nel momento del contatto, sulle dinamiche evolutive indipendenti dal tedesco e, infine, sulla reciproca influenza tra le lingue slave, in costellazioni linguistico-areali non sempre scontate. Approssimando di molto, si può concludere che rispetto al tedesco contemporaneo, che include probabilmente anche il serbo-lusaziano, dove il termine significa ‘cliente di prostitute’, esiste un’area semantica centro-europea (ceco, slovacco, sloveno, croato, serbo) in cui [frajer] è perlopiù legato all’idea di ‘fidanzato, ragazzo appariscente, fico / figo’ etc., rispetto invece ad un’area più orientale (yiddish, polacco, ucraino, russo), in cui tale parola è usata per indicare una ‘persona sciocca o stupida’.File | Dimensione | Formato | |
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