Il workshop di ricerca progettuale nazionale "Expo dopo Expo. Scuole di architettura italiane per Milano" si è incentrato sulla riqualificazione di una grande area in dismissione: l’enclave territoriale della periferia milanese dove è stata allestita l’Esposizione Universale del 2015. Più che sulla vocazione dei luoghi, fortemente compromessi dalla condizione infrastrutturale, si è inteso ragionare sul concetto di “legacy” dell’evento, riflettendo criticamente sul concetto di memoria che un tale luogo così fortemente segnato può possedere. Nella proposta il mantenimento del sistema insediativo cardo-decumanico, proprio dell’Expo, è stato integrato ad un antico tracciato storico dell’area che definisce la direzionalità di una delle tre polarità del progetto. Il bosco della Merlata, anch’esso antica memoria storica dei luoghi, è il grande protagonista della proposta progettuale: pervadendo l’area la natura si riappropria dei luoghi dell’infrastruttura di modo che le diverse centralità possano strutturare nuove e inedite connessioni con l’esterno della città.
Urbs in silva / Amirante, Roberta; Capozzi, Renato; D’Agostino, Angela; Piscopo, Carmine; Scala, Paola; Visconti, Federica; Acampora, Alessandra; Addario, Francesca; Chirianni, Claudia; Cimmino, Luigi; Di Costanzo, Maria Lucia; Iarrusso, Francesca; Martucci, Casimiro; Russo, Mirko. - (2016).
Urbs in silva
Francesca, Addario;
2016
Abstract
Il workshop di ricerca progettuale nazionale "Expo dopo Expo. Scuole di architettura italiane per Milano" si è incentrato sulla riqualificazione di una grande area in dismissione: l’enclave territoriale della periferia milanese dove è stata allestita l’Esposizione Universale del 2015. Più che sulla vocazione dei luoghi, fortemente compromessi dalla condizione infrastrutturale, si è inteso ragionare sul concetto di “legacy” dell’evento, riflettendo criticamente sul concetto di memoria che un tale luogo così fortemente segnato può possedere. Nella proposta il mantenimento del sistema insediativo cardo-decumanico, proprio dell’Expo, è stato integrato ad un antico tracciato storico dell’area che definisce la direzionalità di una delle tre polarità del progetto. Il bosco della Merlata, anch’esso antica memoria storica dei luoghi, è il grande protagonista della proposta progettuale: pervadendo l’area la natura si riappropria dei luoghi dell’infrastruttura di modo che le diverse centralità possano strutturare nuove e inedite connessioni con l’esterno della città.File | Dimensione | Formato | |
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