La biblioteca universitaria Alessandrina si presenta ricca di titoli ottocenteschi collegati all’opera di Leopardi, tanto da aver costituito un vero e proprio fondo leopardiano con l’acquisto, nel 1907, della raccolta formata dal libraio Nardecchia integrata con altro materiale. Il fondo si presenta ricco di opere, opuscoli, autografi di lettere ed estratti di periodici. Questa costellazione di contributi sull’ambiente leopardiano sono stati significativi per la storia della fortuna del pota di Recanati, costituendone un particolare e importante capitolo che si intreccia all’uso di Leopardi nella politica culturale dell’Università La Sapienza negli anni post-unitari. La storia delle presenze e soprattutto delle assenze nel costituirsi del fondo funge, grazie ai nomi di chi ne cura le prime edizioni a stampa e ne fonda la ricezione, da pista per indagare la politica libraria e letteraria di quegli anni. Dopo la costituzione del nuovo Stato, si palesa una rinnovato interesse per l’autore, specialmente nella capitale, dove si fronteggiano istituzioni concorrenti e in bilico tra “vecchio” e “nuovo”. A metà degli anni 40 Leopardi si era ormai impostato come un forte simbolo culturale dell’ateismo e dello scetticismo, caro alla cultura risorgimentale; di contro, nello stesso periodo, è forte l’aggressività anti-leopardiana da parte cattolica, con tentativi di appropriazione dell’immaginario del poeta in chiave religiosa. Si celebra allora la pietas religiosa della famiglia o di Leopardi stesso, si pubblicano i suoi discorsi devoti giovanili, si diffondono vere e proprie falsificazioni o distorte notizie sulla sua pretesa conversione. Si tenta così di costruire un canone alternativo, che sottolinei l’iniziale genuinità del pensiero leopardiano.

La fortuna di Leopardi nell’Ottocento. Censura, canone e mistificazione presso La Sapienza di Roma / Saverna, Ludovica. - (2020), pp. 115-129.

La fortuna di Leopardi nell’Ottocento. Censura, canone e mistificazione presso La Sapienza di Roma

Ludovica Saverna
Writing – Original Draft Preparation
2020

Abstract

La biblioteca universitaria Alessandrina si presenta ricca di titoli ottocenteschi collegati all’opera di Leopardi, tanto da aver costituito un vero e proprio fondo leopardiano con l’acquisto, nel 1907, della raccolta formata dal libraio Nardecchia integrata con altro materiale. Il fondo si presenta ricco di opere, opuscoli, autografi di lettere ed estratti di periodici. Questa costellazione di contributi sull’ambiente leopardiano sono stati significativi per la storia della fortuna del pota di Recanati, costituendone un particolare e importante capitolo che si intreccia all’uso di Leopardi nella politica culturale dell’Università La Sapienza negli anni post-unitari. La storia delle presenze e soprattutto delle assenze nel costituirsi del fondo funge, grazie ai nomi di chi ne cura le prime edizioni a stampa e ne fonda la ricezione, da pista per indagare la politica libraria e letteraria di quegli anni. Dopo la costituzione del nuovo Stato, si palesa una rinnovato interesse per l’autore, specialmente nella capitale, dove si fronteggiano istituzioni concorrenti e in bilico tra “vecchio” e “nuovo”. A metà degli anni 40 Leopardi si era ormai impostato come un forte simbolo culturale dell’ateismo e dello scetticismo, caro alla cultura risorgimentale; di contro, nello stesso periodo, è forte l’aggressività anti-leopardiana da parte cattolica, con tentativi di appropriazione dell’immaginario del poeta in chiave religiosa. Si celebra allora la pietas religiosa della famiglia o di Leopardi stesso, si pubblicano i suoi discorsi devoti giovanili, si diffondono vere e proprie falsificazioni o distorte notizie sulla sua pretesa conversione. Si tenta così di costruire un canone alternativo, che sottolinei l’iniziale genuinità del pensiero leopardiano.
2020
Contesti, forme e riflessi della censura Creazione, ricezione e canoni culturali tra XVI e XX secolo
9788893771672
censura; Leopardi; La Sapienza; Roma; Biblioteca Alessandrina
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La fortuna di Leopardi nell’Ottocento. Censura, canone e mistificazione presso La Sapienza di Roma / Saverna, Ludovica. - (2020), pp. 115-129.
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