Tra le contraffazioni possibili nella storia dell'arte, ve n'è una molto comune: l'attribuzione. Nel caso specifico, la Sacra Conversazione di Giovanni Santi a Berlino detta pala Matterozzi, la contraffazione non riguarda l'autore ma il ritrattato: le fonti raccontano che, nel Settecento, il giovane donatore raffigurato a sinistra nella scena sacra era identificato nel figlio del pittore, Raffaello Sanzio. La fama che il Sanzio raggiunse, e insieme l'assenza di sue opere nella sua terra natale, fece sì che fiorissero, tra Sette e Ottocento, diverse tradizioni di identificazione dell'Urbinate in dipinti realizzati da suo padre. Oltre a queste tradizioni legate alla memoria dell'illustre figlio, la fama di Giovanni Santi non fu però altrettanto grande. La memoria di questo modesto artista ma eccelso padre fu in gran parte offuscata da quella del figlio. Tanti dipinti furono venduti, tra cui la Sacra Conversazione oggi a Berlino, e non ricevettero molta attenzione dagli studi. Tanto che, nel caso specifico, la critica ha creduto per decenni si trattasse di dipinto andato distrutto nella Seconda guerra mondiale. Ma era un errore, una "fake news".
Fake news e culto raffaellesco: la pala Matterozzi di Giovanni Santi / Mezzolani, Valerio. - (2019). (Intervento presentato al convegno VII giornata di studi del Rome Art History Network, L'arte e l'informazione contraffatta: la manipolazione della realtà tra produzione artistica e indagine storico-scientifica, 2019 tenutosi a Roma, Italia).
Fake news e culto raffaellesco: la pala Matterozzi di Giovanni Santi
Valerio Mezzolani
2019
Abstract
Tra le contraffazioni possibili nella storia dell'arte, ve n'è una molto comune: l'attribuzione. Nel caso specifico, la Sacra Conversazione di Giovanni Santi a Berlino detta pala Matterozzi, la contraffazione non riguarda l'autore ma il ritrattato: le fonti raccontano che, nel Settecento, il giovane donatore raffigurato a sinistra nella scena sacra era identificato nel figlio del pittore, Raffaello Sanzio. La fama che il Sanzio raggiunse, e insieme l'assenza di sue opere nella sua terra natale, fece sì che fiorissero, tra Sette e Ottocento, diverse tradizioni di identificazione dell'Urbinate in dipinti realizzati da suo padre. Oltre a queste tradizioni legate alla memoria dell'illustre figlio, la fama di Giovanni Santi non fu però altrettanto grande. La memoria di questo modesto artista ma eccelso padre fu in gran parte offuscata da quella del figlio. Tanti dipinti furono venduti, tra cui la Sacra Conversazione oggi a Berlino, e non ricevettero molta attenzione dagli studi. Tanto che, nel caso specifico, la critica ha creduto per decenni si trattasse di dipinto andato distrutto nella Seconda guerra mondiale. Ma era un errore, una "fake news".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.