Il ruolo geopolitico del Mar Mediterraneo è duplice. Talvolta può agire come elemento di separazione tra Stati, altre volte contribuisce all’emergere di una vera e propria osmosi tra le sue opposte sponde. È questo il caso del rapporto tra Italia e Libia, la cui interdipendenza strategica è tornata a essere un’evidenza incontrovertibile anche a quanti per lungo tempo sembravano essersene dimenticati. Gli effetti del disordine che sconvolge il Paese nordafricano sin dal 2011 si ripercuotono direttamente sulla nostra Penisola. Minacce alla sicurezza, questione dei migranti, diffusione del fenomeno del radicalismo islamico, corridoi energetici e interessi economici a rischio, sono solo alcuni dei temi che rischiano di saturare l’agenda di Roma. Il tutto a soli dieci anni da quelle ‘primavere arabe’ che avevano attirato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. Il volume, che ospita contributi di storici e politologi, investiga il rapporto tra Italia e Libia nel lungo periodo, conferendo particolare attenzione ai fattori internazionali che gravano su di esso e che tanto hanno contribuito a delineare lo scenario di uno ‘Stato fallito’ a poche centinaia di chilometri dai confini italiani. Sullo sfondo, l’ipotesi che la crisi del disordine nel Mediterraneo non sia che un riflesso della più ampia crisi di quell’ordine liberale internazionale che gli Stati Uniti hanno edificato dopo la fine della Guerra fredda.
Cronologia / Tosti Di Stefano, Elena. - (2020), pp. 159-175.
Cronologia
Tosti Di Stefano, Elena
2020
Abstract
Il ruolo geopolitico del Mar Mediterraneo è duplice. Talvolta può agire come elemento di separazione tra Stati, altre volte contribuisce all’emergere di una vera e propria osmosi tra le sue opposte sponde. È questo il caso del rapporto tra Italia e Libia, la cui interdipendenza strategica è tornata a essere un’evidenza incontrovertibile anche a quanti per lungo tempo sembravano essersene dimenticati. Gli effetti del disordine che sconvolge il Paese nordafricano sin dal 2011 si ripercuotono direttamente sulla nostra Penisola. Minacce alla sicurezza, questione dei migranti, diffusione del fenomeno del radicalismo islamico, corridoi energetici e interessi economici a rischio, sono solo alcuni dei temi che rischiano di saturare l’agenda di Roma. Il tutto a soli dieci anni da quelle ‘primavere arabe’ che avevano attirato l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale. Il volume, che ospita contributi di storici e politologi, investiga il rapporto tra Italia e Libia nel lungo periodo, conferendo particolare attenzione ai fattori internazionali che gravano su di esso e che tanto hanno contribuito a delineare lo scenario di uno ‘Stato fallito’ a poche centinaia di chilometri dai confini italiani. Sullo sfondo, l’ipotesi che la crisi del disordine nel Mediterraneo non sia che un riflesso della più ampia crisi di quell’ordine liberale internazionale che gli Stati Uniti hanno edificato dopo la fine della Guerra fredda.File | Dimensione | Formato | |
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