The book recounts the results of a research carried out on the places of detention of women that was concretely developed within the Rebibbia female Prison in Rome. Here the reflections and historical and theoretical researches are brought together with the design experiments that have been developed, and partly carried out, during this work. In particular, it contributed to the refurbishment of a detention section and the creation of a space for affectivity, a meeting place for inmates and their families. The research does not work on theoretical proposals for new models of prisons, but focuses on the existing ones and formulates strategies and best practices guides for the recovery of assets in use, for additions or transformations through methodologies that provide for the direct involvement of end users. The basic assumption of the research is that even the prison deserves architectural design and that the adequacy of the spaces affects the behavior and life of the various users, first of all the inmates. To rehabilitate people we must - also - rehabilitate spaces.

Il libro racconta gli esiti di una ricerca svolta sui luoghi di detenzione delle donne che è stata concretamente sviluppata all’interno della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia a Roma. Sono qui riunite le riflessioni e le ricerche storiche e teoriche assieme alle sperimentazioni progettuali che sono state sviluppate, ed in parte realizzate, nel corso di questo lavoro. In particolare si è contribuito al ri-allestimento di una sezione detentiva e alla realizzazione di uno spazio per l’affettività, un luogo di incontro tra le donne recluse e le loro famiglie. La ricerca si è posta l’obiettivo non tanto di produrre proposte teoriche per nuovi modelli di carceri, quanto piuttosto di ragionare sull’esistente e formulare strategie e linee guida per un progetto di recupero del patrimonio in uso, e un’eventuale integrazione o trasformazione attraverso metodologie che prevedono il coinvolgimento diretto degli utenti finali. L'assunto di fondo della ricerca è che anche il carcere merita progettazione e che la adeguatezza degli spazi incide sul comportamento e la vita dei diversi utenti, prima tra tutti le persone detenute. Per riabilitare le persone bisogna – anche - riabilitare gli spazi.

Donne in carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia / Giofre', Francesca; Posocco, Pisana. - (2020).

Donne in carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia

Francesca Giofrè
;
Pisana Posocco
2020

Abstract

The book recounts the results of a research carried out on the places of detention of women that was concretely developed within the Rebibbia female Prison in Rome. Here the reflections and historical and theoretical researches are brought together with the design experiments that have been developed, and partly carried out, during this work. In particular, it contributed to the refurbishment of a detention section and the creation of a space for affectivity, a meeting place for inmates and their families. The research does not work on theoretical proposals for new models of prisons, but focuses on the existing ones and formulates strategies and best practices guides for the recovery of assets in use, for additions or transformations through methodologies that provide for the direct involvement of end users. The basic assumption of the research is that even the prison deserves architectural design and that the adequacy of the spaces affects the behavior and life of the various users, first of all the inmates. To rehabilitate people we must - also - rehabilitate spaces.
2020
978-88-6242-491-2
Il libro racconta gli esiti di una ricerca svolta sui luoghi di detenzione delle donne che è stata concretamente sviluppata all’interno della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia a Roma. Sono qui riunite le riflessioni e le ricerche storiche e teoriche assieme alle sperimentazioni progettuali che sono state sviluppate, ed in parte realizzate, nel corso di questo lavoro. In particolare si è contribuito al ri-allestimento di una sezione detentiva e alla realizzazione di uno spazio per l’affettività, un luogo di incontro tra le donne recluse e le loro famiglie. La ricerca si è posta l’obiettivo non tanto di produrre proposte teoriche per nuovi modelli di carceri, quanto piuttosto di ragionare sull’esistente e formulare strategie e linee guida per un progetto di recupero del patrimonio in uso, e un’eventuale integrazione o trasformazione attraverso metodologie che prevedono il coinvolgimento diretto degli utenti finali. L'assunto di fondo della ricerca è che anche il carcere merita progettazione e che la adeguatezza degli spazi incide sul comportamento e la vita dei diversi utenti, prima tra tutti le persone detenute. Per riabilitare le persone bisogna – anche - riabilitare gli spazi.
architettura penitenziaria; recupero del patrimonio edilizio; donne; spazio dell’affetività; carcere; Rebibbia
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Donne in carcere. Ricerche e progetti per Rebibbia / Giofre', Francesca; Posocco, Pisana. - (2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1462423
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