Il saggio contestualizza il culto dedicato alla santa islamica Aïsha al-Sayyda Mannûbiyya nella tradizione di studi etnomusicologici relativi al rapporto tra musica, trance e rito. In particolare, si tenta di rinvenire – attraverso una restituzione etnografica delle cerimonie di "hadra" celebrate in due mausolei tunisini dedicati alla santa – il discrimine che determina la funzione di per sé "terapeutica" oppure “transitiva” della musica, nell’induzione degli stati alterati di coscienza
Le vie dei santi e i crocevia dei canti. Per ripensare "Musica, rito, terapia e stati alterati di coscienza" / Faranda, Laura. - (2020), pp. 155-165.
Le vie dei santi e i crocevia dei canti. Per ripensare "Musica, rito, terapia e stati alterati di coscienza".
laura faranda
2020
Abstract
Il saggio contestualizza il culto dedicato alla santa islamica Aïsha al-Sayyda Mannûbiyya nella tradizione di studi etnomusicologici relativi al rapporto tra musica, trance e rito. In particolare, si tenta di rinvenire – attraverso una restituzione etnografica delle cerimonie di "hadra" celebrate in due mausolei tunisini dedicati alla santa – il discrimine che determina la funzione di per sé "terapeutica" oppure “transitiva” della musica, nell’induzione degli stati alterati di coscienzaFile | Dimensione | Formato | |
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