Lo studio verte sulla prassi applicativa del Patto di stabilità e crescita da parte della Commissione europea. Il modo in cui la Commissione ha esercitato la propria discrezionalità è connesso agli elementi di flessibilità integrati nel quadro normativo europeo, con particolare riguardo al margine di manovra concesso agli Stati, alla quantificazione delle condizioni di deroga e ai tempi dello scostamento dai parametri. L'analisi si sofferma su alcuni casi emblematici relativi all'ultimo ventennio. La tesi sostenuta è che il Patto di stabilità e crescita, invece che imporre la stretta applicazione di regole di hard law, imponga una condizionalità soft: la libertà politica dello Stato è orientata verso gli obiettivi stabiliti dalle istituzioni dell'Unione per l'operare di strumenti di pressioni sugli Stati, attraverso procedure e trattative nell'ambito delle quali la discrezionalità politica dei governi si confronta con la discrezionalità, solo apparentemente tecnica, della Commissione.
La flessibilità dei numeri. La Commissione europea e le trattative multilivello sui bilanci nazionali / Domenicali, Caterina. - (2020), pp. 155-180. - PERCORSI. DIRITTO.
Titolo: | La flessibilità dei numeri. La Commissione europea e le trattative multilivello sui bilanci nazionali | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2020 | |
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Citazione: | La flessibilità dei numeri. La Commissione europea e le trattative multilivello sui bilanci nazionali / Domenicali, Caterina. - (2020), pp. 155-180. - PERCORSI. DIRITTO. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/1460841 | |
ISBN: | 978-88-15-29078-6 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |
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