L’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma “Giovanni Spizzichino” (ASCER), sito all’interno del Tempio maggiore della città, conserva una ricchissima documentazione riguardante la comunità ebraica romana dal Medioevo al secondo dopoguerra. L’inventariazione e descrizione di parte di questo patrimonio archivistico, e in particolare della sottoserie Legislazione del fondo “Università di Roma”, permette di ricostruire la vita dell’Universitas Hebreorum Urbis attraverso gli ultimi anni del Medioevo, il periodo della ghettizzazione fino all’emancipazione, con il passaggio della città al neoformato Regno d’Italia. La puntuale descrizione archivistica di questo agglomerato documentario si accompagna quindi alla ricostruzione, quasi impressionistica, suggerita dalle carte, le quali, superati i formalismi propri della scrittura documentaria, permettono di intravedere uno scorcio di quella che fu la quotidianità di una delle minoranze più rilevanti della storia di Roma; una comunità che, sebbene mai veramente accettata dalla maggioritaria componente cristiana, non fu mai del tutto esclusa dalla vita della città, grazie ad una fitta rete di rapporti personali, economici e di condivisione degli spazi del tessuto urbano. Una convivenza, quella che emerge dalle carte conservate, che fu sicuramente talvolta conflittuale, ma mai assente, contribuendo in maniera decisiva a modellare i luoghi e la cultura di Roma. Il lavoro di ricerca si concentra in particolare sull’arco cronologico che va dagli ultimi anni del Medioevo, gli ultimi “liberi” per la comunità romana, fino alla ghettizzazione stabilita nel 1555 dalla bolla Cum nimis absurdum di Paolo IV Carafa. Un periodo di transizione che vide profonde modificazioni della vita degli ebrei romani e del tessuto urbano da essi abitato.
Un affresco di carta: la comunità ebraica romana dalla ghettizzazione alla presa di Roma / Signorello, Lucrezia. - (2019). (Intervento presentato al convegno III Atelier dottorale/Ateliers internationaux de formation doctorale “Pouvoirs, sociétés, imaginaires dans les villes du monde méditerranéen (XIIe-XVe siècle). Pour une approche historico-anthropologique de la ville médiévale” tenutosi a San Gimignano).
Un affresco di carta: la comunità ebraica romana dalla ghettizzazione alla presa di Roma
Lucrezia Signorello
2019
Abstract
L’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma “Giovanni Spizzichino” (ASCER), sito all’interno del Tempio maggiore della città, conserva una ricchissima documentazione riguardante la comunità ebraica romana dal Medioevo al secondo dopoguerra. L’inventariazione e descrizione di parte di questo patrimonio archivistico, e in particolare della sottoserie Legislazione del fondo “Università di Roma”, permette di ricostruire la vita dell’Universitas Hebreorum Urbis attraverso gli ultimi anni del Medioevo, il periodo della ghettizzazione fino all’emancipazione, con il passaggio della città al neoformato Regno d’Italia. La puntuale descrizione archivistica di questo agglomerato documentario si accompagna quindi alla ricostruzione, quasi impressionistica, suggerita dalle carte, le quali, superati i formalismi propri della scrittura documentaria, permettono di intravedere uno scorcio di quella che fu la quotidianità di una delle minoranze più rilevanti della storia di Roma; una comunità che, sebbene mai veramente accettata dalla maggioritaria componente cristiana, non fu mai del tutto esclusa dalla vita della città, grazie ad una fitta rete di rapporti personali, economici e di condivisione degli spazi del tessuto urbano. Una convivenza, quella che emerge dalle carte conservate, che fu sicuramente talvolta conflittuale, ma mai assente, contribuendo in maniera decisiva a modellare i luoghi e la cultura di Roma. Il lavoro di ricerca si concentra in particolare sull’arco cronologico che va dagli ultimi anni del Medioevo, gli ultimi “liberi” per la comunità romana, fino alla ghettizzazione stabilita nel 1555 dalla bolla Cum nimis absurdum di Paolo IV Carafa. Un periodo di transizione che vide profonde modificazioni della vita degli ebrei romani e del tessuto urbano da essi abitato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.