Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Global Burden of Disease Study una sana ed equilibrata alimentazione potrebbe ridurre significativamente l’incidenza e la prevalenza delle principali patologie cronico-degenerative. Le principali patologie correlate all’alimentazione erano determinate in passato dalla malnutrizione per difetto (globale o selettiva). Ancora oggi, nei Paesi occidentali, esistono fasce di popolazione a rischio di carenza nutrizionale rappresentate da anziani, donne in gravidanza, condizioni di indigenza, alcolisti, vegani/vegetariani, malati cronici che assumono farmaci che possono alterare assorbimento, metabolismo ed escrezione di nutrienti. Anche il fenomeno dell’immigrazione e l’adesione a regimi alimentarie/o dietetici particolari dev’essere considerato. Inoltre, recentemente è stato dimostrato che deficit nutrizionali possono essere associati anche all’obesità. Tali fasce di popolazione potrebbero giovarsi dell’uso di alimenti fortificati o di supplementi alimentari, tuttavia la migliore strategia nutrizionale per promuovere uno stato ottimale di salute e ridurre il rischio di insorgenza di malattie cronico degenerative rimane la scelta consapevole entro un’ampia varietà di alimenti. La promozione di adeguate abitudini alimentari, in grado di favorire un processo di invecchiamento in buona salute ed esente da disabilità, rappresenta una priorità assoluta in una società in cui la percentuale di soggetti anziani è in progressiva crescita. La recente pubblicazione di revisioni sistematiche e matanalisi sta contribuendo alla progressiva comprensione dei meccanismi sottesi alla relazione tra alimentazione e stato di salute, in alcuni casi ampliando e in altri sovvertendo le antiche conoscenze. Nell’ultimo decennio particolare attenzione è stata rivolta al ruolo dello stress ossidativo e dell’infiammazione (metaflammation, infiammazione di origine metabolica) nella patogenesi delle malattie cronico-degenerative e a come le abitudini alimentari e lo stile di vita possono influenzare il rischio di morbosità geneticamente determinato.
Alimentazione e stato di salute / Mariani Costantini, Aldo; Cannella, Carlo; Tomassi, Gianni. - (2016).
Alimentazione e stato di salute
Cannella, Carlo;
2016
Abstract
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Global Burden of Disease Study una sana ed equilibrata alimentazione potrebbe ridurre significativamente l’incidenza e la prevalenza delle principali patologie cronico-degenerative. Le principali patologie correlate all’alimentazione erano determinate in passato dalla malnutrizione per difetto (globale o selettiva). Ancora oggi, nei Paesi occidentali, esistono fasce di popolazione a rischio di carenza nutrizionale rappresentate da anziani, donne in gravidanza, condizioni di indigenza, alcolisti, vegani/vegetariani, malati cronici che assumono farmaci che possono alterare assorbimento, metabolismo ed escrezione di nutrienti. Anche il fenomeno dell’immigrazione e l’adesione a regimi alimentarie/o dietetici particolari dev’essere considerato. Inoltre, recentemente è stato dimostrato che deficit nutrizionali possono essere associati anche all’obesità. Tali fasce di popolazione potrebbero giovarsi dell’uso di alimenti fortificati o di supplementi alimentari, tuttavia la migliore strategia nutrizionale per promuovere uno stato ottimale di salute e ridurre il rischio di insorgenza di malattie cronico degenerative rimane la scelta consapevole entro un’ampia varietà di alimenti. La promozione di adeguate abitudini alimentari, in grado di favorire un processo di invecchiamento in buona salute ed esente da disabilità, rappresenta una priorità assoluta in una società in cui la percentuale di soggetti anziani è in progressiva crescita. La recente pubblicazione di revisioni sistematiche e matanalisi sta contribuendo alla progressiva comprensione dei meccanismi sottesi alla relazione tra alimentazione e stato di salute, in alcuni casi ampliando e in altri sovvertendo le antiche conoscenze. Nell’ultimo decennio particolare attenzione è stata rivolta al ruolo dello stress ossidativo e dell’infiammazione (metaflammation, infiammazione di origine metabolica) nella patogenesi delle malattie cronico-degenerative e a come le abitudini alimentari e lo stile di vita possono influenzare il rischio di morbosità geneticamente determinato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.