Le disuguaglianze di opportunità educative sono un tema che ha sempre interessato la scuola come istituzione e la società nel suo complesso. La Lettera a una professoressa degli studenti di Barbiana, con i suoi emblematici personaggi di Pierino e Gianni, ha animato l’ultimo cinquantennio di dibattiti, e continua ad animare la riflessione sul tema, in termini di denuncia all’impianto selettivo del sistema scolastico e di analisi delle determinanti socio-ambientali che incidono sui percorsi di studio e le ricadute professionali degli studenti. Negli anni cambiano le condizioni e i contesti socio-ambientali, gli scenari culturalmente e storicamente mutano, ma rimane attuale la necessità di equità nel sistema di istruzione. La scuola è chiamata a interpretare i valori educativi e pedagogici della società, a garantire interventi e linee di azione per contrastare disuguaglianze e promuovere inclusione sociale. In questi ultimi anni numerose pubblicazioni hanno ravvivato il dibattito, ripreso le considerazioni di don Milani, e in alcuni casi criticato un eccesso di “donmilanismo” nella società. A queste aggiungiamo qui alcune analisi e statistiche che aiutano ad aggiornare la tematica, nella speranza che questa continua riflessione sulle finalità educative e sulla ri-organizzazione del sistema di istruzione porti davvero ad andare oltre gli ideologismi e a incoraggiare modelli educativi democratici. Per promuovere una scuola che invece di selezionare in base a determinanti sociali, accolga le differenze e sviluppi apprendimenti significativi, che contrasti gli individualismi e la burocrazia dilagante, e concorra a rimuovere la povertà educativa nella società.
Pierino e Gianni: tra vecchie e nuove disuguaglianze / Benvenuto, Guido. - (2020), pp. 249-268.
Pierino e Gianni: tra vecchie e nuove disuguaglianze
Guido Benvenuto
2020
Abstract
Le disuguaglianze di opportunità educative sono un tema che ha sempre interessato la scuola come istituzione e la società nel suo complesso. La Lettera a una professoressa degli studenti di Barbiana, con i suoi emblematici personaggi di Pierino e Gianni, ha animato l’ultimo cinquantennio di dibattiti, e continua ad animare la riflessione sul tema, in termini di denuncia all’impianto selettivo del sistema scolastico e di analisi delle determinanti socio-ambientali che incidono sui percorsi di studio e le ricadute professionali degli studenti. Negli anni cambiano le condizioni e i contesti socio-ambientali, gli scenari culturalmente e storicamente mutano, ma rimane attuale la necessità di equità nel sistema di istruzione. La scuola è chiamata a interpretare i valori educativi e pedagogici della società, a garantire interventi e linee di azione per contrastare disuguaglianze e promuovere inclusione sociale. In questi ultimi anni numerose pubblicazioni hanno ravvivato il dibattito, ripreso le considerazioni di don Milani, e in alcuni casi criticato un eccesso di “donmilanismo” nella società. A queste aggiungiamo qui alcune analisi e statistiche che aiutano ad aggiornare la tematica, nella speranza che questa continua riflessione sulle finalità educative e sulla ri-organizzazione del sistema di istruzione porti davvero ad andare oltre gli ideologismi e a incoraggiare modelli educativi democratici. Per promuovere una scuola che invece di selezionare in base a determinanti sociali, accolga le differenze e sviluppi apprendimenti significativi, che contrasti gli individualismi e la burocrazia dilagante, e concorra a rimuovere la povertà educativa nella società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.