La piana in riva sinistra del Tevere compresa tra la grande ansa che il fiume forma subito dopo aver superato la strettoia costituita dai due rilievi contrapposti della Collina Fleming e di Villa Glori ha rappresentato sin dal III secolo a.C. la porta d’ingresso settentrionale alla città di Roma. La realizzazione nel 220 a.C. del tratto urbano della via Flaminia, il rettilineo di quasi cinque chilometri che, dopo aver superato il fiume utilizzando un ponte in legno attestato dalle fonti sin dal 207 a.C., puntava direttamente verso l’Arx, il rilievo settentrionale del Colle Capitolino, ha definito un tracciato e una direttrice che per più di 22 secoli ha costituito il principale asse di accesso alla città dal nord della penisola e dall’Europa. Basta pensare alla monumentale strada colonnata immaginata dall’imperatore Gallieno (253-268 d.C.) per unire il Ponte Milvio alla via Lata in Campo Marzio – l’attuale via del Corso –per avere un’idea dell’importanza che questa strada ha svolto nella storia urbana di Roma
Nell'ansa del fiume. Frammenti di storia urbana del quartiere Flaminio / Rossi, P. O.. - (2020), pp. 38-101.
Titolo: | Nell'ansa del fiume. Frammenti di storia urbana del quartiere Flaminio | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2020 | |
Citazione: | Nell'ansa del fiume. Frammenti di storia urbana del quartiere Flaminio / Rossi, P. O.. - (2020), pp. 38-101. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/1453385 | |
ISBN: | 9788822905116 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |
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