Il saggio intende analizzare il percorso dell'Italia nel contesto della Comunità europea prima e dell'Unione poi, le basi costituzionali della membership, per poi concentrarsi sulle derive populiste e sovraniste che caratterizzano tanto l'Italia quanto gli altri Stati membri. Populismi e sovranismi non potevano che far proprio il tema dell’euroscetticismo: nel primo caso esso rappresenta un capro espiatorio ideale per canalizzare il consenso contro la causa “esterna” di tutti i mali della società; nel secondo costituisce l’ordinamento “altro” da cui doversi difendere e nei confronti del quale riaffermare la propria identità. Le argomentazioni antieuropee di populisti e sovranisti non tengono però conto degli scopi per cui l’Europa è nata (la pace, su tutti), di quanto gli Stati che la compongono abbiano fatto per poter ambire alla membership e di come siano proprio gli Stati membri (Masters of the Treaties) ad aver determinato e accompagnato il progressivo incrementarsi delle competenze dell’Unione nel corso della sua storia. Un incremento che oggi si concretizza in una rete intricatissima di rapporti politici ed economici da cui gli Stati membri traggono gran parte della propria forza.
L'Unione europea e il mondo globale. Una scelta costituzionale irreversibile? / Savastano, Federico Maria. - (2019), pp. 247-264. - RICERCHE GIURIDICHE.
L'Unione europea e il mondo globale. Una scelta costituzionale irreversibile?
SAVASTANO, Federico Maria
2019
Abstract
Il saggio intende analizzare il percorso dell'Italia nel contesto della Comunità europea prima e dell'Unione poi, le basi costituzionali della membership, per poi concentrarsi sulle derive populiste e sovraniste che caratterizzano tanto l'Italia quanto gli altri Stati membri. Populismi e sovranismi non potevano che far proprio il tema dell’euroscetticismo: nel primo caso esso rappresenta un capro espiatorio ideale per canalizzare il consenso contro la causa “esterna” di tutti i mali della società; nel secondo costituisce l’ordinamento “altro” da cui doversi difendere e nei confronti del quale riaffermare la propria identità. Le argomentazioni antieuropee di populisti e sovranisti non tengono però conto degli scopi per cui l’Europa è nata (la pace, su tutti), di quanto gli Stati che la compongono abbiano fatto per poter ambire alla membership e di come siano proprio gli Stati membri (Masters of the Treaties) ad aver determinato e accompagnato il progressivo incrementarsi delle competenze dell’Unione nel corso della sua storia. Un incremento che oggi si concretizza in una rete intricatissima di rapporti politici ed economici da cui gli Stati membri traggono gran parte della propria forza.File | Dimensione | Formato | |
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