Dall’inizio del nuovo millennio l’intera comunità mondiale sta vivendo un periodo problematico legato ad una crisi finanziaria acuta, a cui si deve il rallentamento dello sviluppo sociale e civile che coinvolge per lo più le nuove generazioni. Accanto alla povertà materiale si deve considerare anche quella psicologica, morale e sociale; il disagio abitativo rientra in questa povertà ad ampio spettro e rappresenta un problema sociale continuo nel tempo. Emerge la necessità di disporre di alloggi sociali per soddisfare la continua e crescente richiesta delle fasce sociali più deboli. La ricerca si pone come obiettivo quello di individuare strategie per soddisfare tale fabbisogno. Edificare ex-novo o rigenerare, recuperando il costruito sottoutilizzato o abbandonato o degradato? Il degrado non si riferisce solo ai fattori fisici legati a situazioni di deterioramento degli edifici e dei quartieri, ma riguarda anche lo stato di decadimento sociale. In tale ambito rientrano ad esempio gli storici quartieri di edilizia residenziale “tutta pubblica” realizzati dagli anni’70 in poi. Il medesimo problema tocca anche altri contesti abitativi, quali i centri storici abbandonati che si prestano a trasformazioni urbane ove inserire L’EDILIZIA POPOLARE. Nelle parti degradate di città trova terreno fertile la criminalità legata alla malavita organizzata che condiziona la vita dei cittadini e contamina il governo del territorio cercando di pilotare le scelte in base ad interessi di parte. Costruire nel costruito è un aforisma che intende sottolineare un modo di agire nella città e nel territorio attraverso operazioni di riuso, di recupero edilizio, di riqualificazione urbana e di rigenerazione. Con questa pratica si vogliono riannodare i legami con l’esistente per mantenere vivo il rapporto tra passato e presente in un’ottica interdisciplinare capace di leggere le interrelazioni complesse del sistema insediativo. Per raggiungere lo scopo è utile richiedere la partecipazione popolare: un procedimento sostanziale per la formazione delle decisioni condivise in materia di trasformazioni urbane e per la promozione dell’inclusione sociale. Due esperienze sul campo, una a Frosinone ed una a Scalea hanno permesso di approfondire e verificare direttamente sul territorio l’apparato teorico.

Un problema sociale continuo nel tempo. L'edilizia popolare. Costruire nel costruito / Galiano, G. - (2020), pp. 1-388. [10.17605/OSF.IO/JCZME]

Un problema sociale continuo nel tempo. L'edilizia popolare. Costruire nel costruito

GALIANO G
2020

Abstract

Dall’inizio del nuovo millennio l’intera comunità mondiale sta vivendo un periodo problematico legato ad una crisi finanziaria acuta, a cui si deve il rallentamento dello sviluppo sociale e civile che coinvolge per lo più le nuove generazioni. Accanto alla povertà materiale si deve considerare anche quella psicologica, morale e sociale; il disagio abitativo rientra in questa povertà ad ampio spettro e rappresenta un problema sociale continuo nel tempo. Emerge la necessità di disporre di alloggi sociali per soddisfare la continua e crescente richiesta delle fasce sociali più deboli. La ricerca si pone come obiettivo quello di individuare strategie per soddisfare tale fabbisogno. Edificare ex-novo o rigenerare, recuperando il costruito sottoutilizzato o abbandonato o degradato? Il degrado non si riferisce solo ai fattori fisici legati a situazioni di deterioramento degli edifici e dei quartieri, ma riguarda anche lo stato di decadimento sociale. In tale ambito rientrano ad esempio gli storici quartieri di edilizia residenziale “tutta pubblica” realizzati dagli anni’70 in poi. Il medesimo problema tocca anche altri contesti abitativi, quali i centri storici abbandonati che si prestano a trasformazioni urbane ove inserire L’EDILIZIA POPOLARE. Nelle parti degradate di città trova terreno fertile la criminalità legata alla malavita organizzata che condiziona la vita dei cittadini e contamina il governo del territorio cercando di pilotare le scelte in base ad interessi di parte. Costruire nel costruito è un aforisma che intende sottolineare un modo di agire nella città e nel territorio attraverso operazioni di riuso, di recupero edilizio, di riqualificazione urbana e di rigenerazione. Con questa pratica si vogliono riannodare i legami con l’esistente per mantenere vivo il rapporto tra passato e presente in un’ottica interdisciplinare capace di leggere le interrelazioni complesse del sistema insediativo. Per raggiungere lo scopo è utile richiedere la partecipazione popolare: un procedimento sostanziale per la formazione delle decisioni condivise in materia di trasformazioni urbane e per la promozione dell’inclusione sociale. Due esperienze sul campo, una a Frosinone ed una a Scalea hanno permesso di approfondire e verificare direttamente sul territorio l’apparato teorico.
2020
9788833690865
edilizia popolare; riqualificazione; urbanistica
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Un problema sociale continuo nel tempo. L'edilizia popolare. Costruire nel costruito / Galiano, G. - (2020), pp. 1-388. [10.17605/OSF.IO/JCZME]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1452419
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