The violence of God represented in the Bible is at the center of the internal debate among Christian groups between the II and III centuries. The different solutions given to the problem reflect different ways of understanding God and of self-understanding as a Christian. The essay starts from a brief examination of the turning point marked by the anthropologist René Girard in the history of the interpretation of God's violence. Subsequently, the article focuses on the interpretations of Marcion and Ptolemy, on the response of Justin and Irenaeus, up to the solution of Origen, obtained through the combination of Platonism and allegorical exegesis.

La violenza di Dio rappresentata nella Bibbia è al centro del dibattito interno ai gruppi cristiani nel tornante dei secoli II e III: le diverse soluzioni date al problema rispecchiavano modi diversi di concepire Dio e di concepirsi come cristiani. Il saggio parte da un breve esame della svolta nell’interpretazione impressa dall’antropologo René Girard. Successivamente l’articolo si sofferma sulle interpretazioni di Marcione e di Tolomeo, sulla risposta di Giustino e Ireneo, per arrivare alla soluzione di Origene, ottenuta mediante la combinazione di platonismo ed esegesi allegorica.

"Chi fa male per secondo non commette male minore" (Tolomeo, Epistula ad Floram 5,4). I cristiani e il dibattito sulla violenza di Dio fra II e III secolo / Prinzivalli, Emanuela. - (2020), pp. 489-500.

"Chi fa male per secondo non commette male minore" (Tolomeo, Epistula ad Floram 5,4). I cristiani e il dibattito sulla violenza di Dio fra II e III secolo

Prinzivalli, Emanuela
2020

Abstract

The violence of God represented in the Bible is at the center of the internal debate among Christian groups between the II and III centuries. The different solutions given to the problem reflect different ways of understanding God and of self-understanding as a Christian. The essay starts from a brief examination of the turning point marked by the anthropologist René Girard in the history of the interpretation of God's violence. Subsequently, the article focuses on the interpretations of Marcion and Ptolemy, on the response of Justin and Irenaeus, up to the solution of Origen, obtained through the combination of Platonism and allegorical exegesis.
2020
Esegesi, Vissuto cristiano, Culto dei Santi e Santuari. Studi di Storia del cristianesimo per Giorgio Otranto
978-88-7228-935-8
La violenza di Dio rappresentata nella Bibbia è al centro del dibattito interno ai gruppi cristiani nel tornante dei secoli II e III: le diverse soluzioni date al problema rispecchiavano modi diversi di concepire Dio e di concepirsi come cristiani. Il saggio parte da un breve esame della svolta nell’interpretazione impressa dall’antropologo René Girard. Successivamente l’articolo si sofferma sulle interpretazioni di Marcione e di Tolomeo, sulla risposta di Giustino e Ireneo, per arrivare alla soluzione di Origene, ottenuta mediante la combinazione di platonismo ed esegesi allegorica.
violenza di Dio; René Girard
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
"Chi fa male per secondo non commette male minore" (Tolomeo, Epistula ad Floram 5,4). I cristiani e il dibattito sulla violenza di Dio fra II e III secolo / Prinzivalli, Emanuela. - (2020), pp. 489-500.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1451678
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