Gli studi urbani in Italia rappresentano un peculiare campo di studi: a differenza di altri contesti, questi non sono riconosciuti formalmente come settore disciplinare, mentre studiose e studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari lavorano e si riconoscono in questo campo. Gli studi urbani critici, in particolare, sembrano anche rappresentare il luogo di incontro e si scambio di approcci spesso considerati lontani: quello analitico (ad es. della geografia, della sociologia, dell’antropologia), e quello normativo (ad es. dell’urbanistica, dell’economia politica, delle scienze dell’amministrazione), distanza almeno parzialmente superata dalla comune intenzione di intervenire nella realtà, e non solo di analizzarla. Si direbbe, in breve, che esista una ‘storia nascosta’ degli studi urbani critici. Una storia fatta di scambi, ibridazioni, connessioni, ispirazioni tra discipline diverse, fondata sulla circolazione di materiali che travalica le barriere disciplinari e le categorie ministeriali. Una storia di cui è necessario cominciare a ricostruire una genealogia. L’obiettivo di questo volume è quello di tentare questa ricostruzione, ospitando riflessioni che facciano emergere il significato e il portato degli studi urbani critici nelle riflessioni contemporanee sull’urbano, così come l’impatto che questi hanno avuto sulle traiettorie delle diverse discipline o, in forma micro, su percorsi di riflessione e di posizionamento personali. A tal fine, questo numero di Tracce Urbane ospita riflessioni che: - dialogano in forma originale con i capisaldi (uno o due a testi) della letteratura internazionale che si ritengono fondativi per gli studi urbani critici, mettendone in risalto l’attualità; - mettono in dialogo autori, riflessioni, approcci distanti nel tempo e nello spazio ma fruttuosi dal punto di vista dell’analisi delle città contemporanee; - contribuiscono a chiarire cosa è critico e perché, negli studi urbani; - mostrano la rilevanza e addirittura l’urgenza di riprendere alcuni riferimenti classici per i critical urban studies e di riconnetterli al dibattito contemporaneo, che a volte sembra disorientato e disperso anche per la spinta alla specializzazione e alla compartimentazione del sapere accademico.
PER UNA GENEALOGIA DEGLI STUDI URBANI CRITICI/ TOWARDS A GENEALOGY OF CRITICAL URBAN STUDIES / Pizzo, Barbara; Pozzi, Giacomo; Scandurra, Giuseppe. - In: TRACCE URBANE. - ISSN 2532-6562. - (2020), pp. 1-198.
PER UNA GENEALOGIA DEGLI STUDI URBANI CRITICI/ TOWARDS A GENEALOGY OF CRITICAL URBAN STUDIES
Barbara PizzoCo-primo
;
2020
Abstract
Gli studi urbani in Italia rappresentano un peculiare campo di studi: a differenza di altri contesti, questi non sono riconosciuti formalmente come settore disciplinare, mentre studiose e studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari lavorano e si riconoscono in questo campo. Gli studi urbani critici, in particolare, sembrano anche rappresentare il luogo di incontro e si scambio di approcci spesso considerati lontani: quello analitico (ad es. della geografia, della sociologia, dell’antropologia), e quello normativo (ad es. dell’urbanistica, dell’economia politica, delle scienze dell’amministrazione), distanza almeno parzialmente superata dalla comune intenzione di intervenire nella realtà, e non solo di analizzarla. Si direbbe, in breve, che esista una ‘storia nascosta’ degli studi urbani critici. Una storia fatta di scambi, ibridazioni, connessioni, ispirazioni tra discipline diverse, fondata sulla circolazione di materiali che travalica le barriere disciplinari e le categorie ministeriali. Una storia di cui è necessario cominciare a ricostruire una genealogia. L’obiettivo di questo volume è quello di tentare questa ricostruzione, ospitando riflessioni che facciano emergere il significato e il portato degli studi urbani critici nelle riflessioni contemporanee sull’urbano, così come l’impatto che questi hanno avuto sulle traiettorie delle diverse discipline o, in forma micro, su percorsi di riflessione e di posizionamento personali. A tal fine, questo numero di Tracce Urbane ospita riflessioni che: - dialogano in forma originale con i capisaldi (uno o due a testi) della letteratura internazionale che si ritengono fondativi per gli studi urbani critici, mettendone in risalto l’attualità; - mettono in dialogo autori, riflessioni, approcci distanti nel tempo e nello spazio ma fruttuosi dal punto di vista dell’analisi delle città contemporanee; - contribuiscono a chiarire cosa è critico e perché, negli studi urbani; - mostrano la rilevanza e addirittura l’urgenza di riprendere alcuni riferimenti classici per i critical urban studies e di riconnetterli al dibattito contemporaneo, che a volte sembra disorientato e disperso anche per la spinta alla specializzazione e alla compartimentazione del sapere accademico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.