Nel panorama scientifico-culturale del nostro Paese, tra quanti studiarono la criminalità e i ruoli giudiziari interni al processo penale, Sante De Sanctis (1862-1935), ha occupato una posizione di primo piano. Fondatore della Psicologia Sperimentale, De Sanctis, darà infatti un contributo psicologico rilevante, collaborando con la Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale, istituita nel 1912 da Enrico Ferri (1856-1929) all’Università di Roma e creando nel 1913 nel Laboratorio di Psicologia Sperimentale una Sezione di Psicologia Giudiziaria dove applicherà con altri il suo approccio clinico-differenziale. Nel secondo volume della sua opera più importante del 1930, il Trattato di Psicologia Sperimentale, sistematizzerà l’oggetto di studio e i metodi sia della Psicologia Giudiziaria che della Psicologia Criminale, indicandole come ambiti specifici della Psicologia Applicata. In questo modo caratterizzerà sul versante psicologico la scienza criminale nata esclusivamente in ambito antropologico e freniatrico. La perizia psichiatrica di Violet Gibson (1876-1956), che il 7 aprile 1926 attentò alla vita del Capo del Governo Benito Mussolini (1883-1945) in Campidoglio a Roma, redatta nello stesso anno da De Sanctis e da Augusto Giannelli (1865-1938), offre un importante esempio del rilievo socio-istituzionale dell’analisi psico-patologica permettendoci di contestualizzare sul piano scientifico la questione dell’imputabilità e della infermità mentale nella nuova legge del 25 novembre 1926 sui “Provvedimenti per la difesa dello Stato”. Questa legge, oltre all’introduzione della pena di morte per coloro che avessero attentato alla vita o alla libertà della famiglia reale o del capo del governo, instituiva anche il Tribunale Speciale Militare (R.D. 12 dicembre 1926 n.2062), organo voluto dal Regime Fascista per giudicare i reati contro la sicurezza dello Stato, dove fu trasferito anche il caso della Gibson.
La perizia psichiatrica di Violet Gibson (1876-1956) nell’approccio clinico-differenziale di Sante De Sanctis (1862-1935) / Acito, Ester; Lombardo, Giovanni Pietro. - (2020), pp. 15-29. - I LABORATORI SCIENTIFICI.
La perizia psichiatrica di Violet Gibson (1876-1956) nell’approccio clinico-differenziale di Sante De Sanctis (1862-1935)
Acito, Ester
Primo
Writing – Original Draft Preparation
;Lombardo, Giovanni PietroSecondo
Writing – Review & Editing
2020
Abstract
Nel panorama scientifico-culturale del nostro Paese, tra quanti studiarono la criminalità e i ruoli giudiziari interni al processo penale, Sante De Sanctis (1862-1935), ha occupato una posizione di primo piano. Fondatore della Psicologia Sperimentale, De Sanctis, darà infatti un contributo psicologico rilevante, collaborando con la Scuola di Applicazione Giuridico-Criminale, istituita nel 1912 da Enrico Ferri (1856-1929) all’Università di Roma e creando nel 1913 nel Laboratorio di Psicologia Sperimentale una Sezione di Psicologia Giudiziaria dove applicherà con altri il suo approccio clinico-differenziale. Nel secondo volume della sua opera più importante del 1930, il Trattato di Psicologia Sperimentale, sistematizzerà l’oggetto di studio e i metodi sia della Psicologia Giudiziaria che della Psicologia Criminale, indicandole come ambiti specifici della Psicologia Applicata. In questo modo caratterizzerà sul versante psicologico la scienza criminale nata esclusivamente in ambito antropologico e freniatrico. La perizia psichiatrica di Violet Gibson (1876-1956), che il 7 aprile 1926 attentò alla vita del Capo del Governo Benito Mussolini (1883-1945) in Campidoglio a Roma, redatta nello stesso anno da De Sanctis e da Augusto Giannelli (1865-1938), offre un importante esempio del rilievo socio-istituzionale dell’analisi psico-patologica permettendoci di contestualizzare sul piano scientifico la questione dell’imputabilità e della infermità mentale nella nuova legge del 25 novembre 1926 sui “Provvedimenti per la difesa dello Stato”. Questa legge, oltre all’introduzione della pena di morte per coloro che avessero attentato alla vita o alla libertà della famiglia reale o del capo del governo, instituiva anche il Tribunale Speciale Militare (R.D. 12 dicembre 1926 n.2062), organo voluto dal Regime Fascista per giudicare i reati contro la sicurezza dello Stato, dove fu trasferito anche il caso della Gibson.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.