È difficile concepire la città senza fare riferimento alla sua dimensione temporale, poiché questa in essa ha un peso maggiore che in altre realtà; la pervade, si rende manifesta, interagisce direttamente attraverso le trasformazioni che interessano la comunità, gli uomini, i conflitti e progressi di cui la città diviene il privilegiato scenario. La città moderna, pensata come città per parti in cui lo spazio urbano si organizza in meri contenitori funzionali, secondo una netta separazione tra attività lavorative e tempo libero, tra spazio pubblico e spazio privato, ha rappresentato un riferimento territoriale ben definito in cui costruire identità e riferimenti collettivi. La città contemporanea sembra esprimere il suo movimento evolutivo nel sovrapporsi di eventi simultanei, eterogenei, molteplici, tra le parti e i suoi abitanti, in un insieme complesso di cambiamenti culturali, sociali ed ambientali in cui vale, insieme al principio di transizione, di mutazione e di sviluppo, quello del recupero, del riuso e della permanenza. A Barcellona, il carattere strategico degli interventi si esprime nella capacità di catalizzare risorse e soluzioni immediate ed efficaci, in tempi decisamente rapidi, cui fa riscontro un’accurata individuazione delle priorità di intervento e la programmazione e realizzazione degli elementi costitutivi della città pubblica– strade, piazze, parchi – per perseguire uno stesso livello di qualità urbana e di vivibilità, nel centro storico così come nelle parti più periferiche della città. Nel 1986 viene approvata la “Ordenança per a Rehabilitació i Millora de l’Eixample de Barcelona” che sancisce il processo di riconversione delle corti interne delle Illas a giardini o spazi di uso pubblico. Le corti dell’Eixample tornano ad essere spazi urbani condivisi, spazi verdi, aree gioco, luoghi di passaggio e sosta. A partire da questa esperienza e dal concetto della cellula urbana, il Programa “Omplim de vida els carrers” del 2016 e il Programa Superillas 2016-2019 attualizzano il Pla de recuperación del interiores de las illas de l’Eixample degli anni Novanta mediante il riassetto della mobilità e la riorganizzazione funzionale e formale dell’isolato tradizionale di Cerdà, quale risposta strutturale, morfologica ed ecologico-ambientale alla costruzione della città pubblica.

Barcellona. I programmi IIllas e Superillas: i tessuti consolidati dell'Eixample / Rossi, Francesca. - (2020), pp. 182-191.

Barcellona. I programmi IIllas e Superillas: i tessuti consolidati dell'Eixample.

Francesca Rossi
2020

Abstract

È difficile concepire la città senza fare riferimento alla sua dimensione temporale, poiché questa in essa ha un peso maggiore che in altre realtà; la pervade, si rende manifesta, interagisce direttamente attraverso le trasformazioni che interessano la comunità, gli uomini, i conflitti e progressi di cui la città diviene il privilegiato scenario. La città moderna, pensata come città per parti in cui lo spazio urbano si organizza in meri contenitori funzionali, secondo una netta separazione tra attività lavorative e tempo libero, tra spazio pubblico e spazio privato, ha rappresentato un riferimento territoriale ben definito in cui costruire identità e riferimenti collettivi. La città contemporanea sembra esprimere il suo movimento evolutivo nel sovrapporsi di eventi simultanei, eterogenei, molteplici, tra le parti e i suoi abitanti, in un insieme complesso di cambiamenti culturali, sociali ed ambientali in cui vale, insieme al principio di transizione, di mutazione e di sviluppo, quello del recupero, del riuso e della permanenza. A Barcellona, il carattere strategico degli interventi si esprime nella capacità di catalizzare risorse e soluzioni immediate ed efficaci, in tempi decisamente rapidi, cui fa riscontro un’accurata individuazione delle priorità di intervento e la programmazione e realizzazione degli elementi costitutivi della città pubblica– strade, piazze, parchi – per perseguire uno stesso livello di qualità urbana e di vivibilità, nel centro storico così come nelle parti più periferiche della città. Nel 1986 viene approvata la “Ordenança per a Rehabilitació i Millora de l’Eixample de Barcelona” che sancisce il processo di riconversione delle corti interne delle Illas a giardini o spazi di uso pubblico. Le corti dell’Eixample tornano ad essere spazi urbani condivisi, spazi verdi, aree gioco, luoghi di passaggio e sosta. A partire da questa esperienza e dal concetto della cellula urbana, il Programa “Omplim de vida els carrers” del 2016 e il Programa Superillas 2016-2019 attualizzano il Pla de recuperación del interiores de las illas de l’Eixample degli anni Novanta mediante il riassetto della mobilità e la riorganizzazione funzionale e formale dell’isolato tradizionale di Cerdà, quale risposta strutturale, morfologica ed ecologico-ambientale alla costruzione della città pubblica.
2020
Città esistente e rigenerazione urbana. Per una integrazione tra urbs e civitas
978-88-255-3835-9
città consolidata; spazio pubblico; mobilità
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Barcellona. I programmi IIllas e Superillas: i tessuti consolidati dell'Eixample / Rossi, Francesca. - (2020), pp. 182-191.
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