In Etiopia, la transizione democratica è andata di pari passo con il decentramento amministrativo e con l’implementazione di strategie di mobilitazione di massa, già sperimentate dall’attuale élite al potere nella fase rivoluzionaria che aveva condotto al rovesciamento del regime filosovietico del Derg. Ciò ha portato a politiche di sviluppo caratterizzate da un approccio teso a mobilitare gli attori locali, le istituzioni e la comunità per il raggiungimento di una sovra strutturante idea di sviluppo, attraverso la collaborazione di network territoriali dispiegati per sopperire alla mancanza di infrastrutture e personale sanitario. La pluralità di saperi e strategie impiegate nell’opera di convincimento e adesione alle pratiche biomediche, come la vaccinazione, rappresentano l’arena all’interno della quale il potere e il conflitto si costituiscono. I network coinvolti – e gli insiemi d’interessi e valori che incarnano – cooperano e comunicano mettendo in campo diversi livelli di autorità, partecipazione e persuasione nell’ambito di un più generale controllo delle attività sociali. Il successo delle Health Extension Workers (operatrici itineranti del sistema sanitario locale) risiede nella loro organizzazione capillare sul territorio, che le rende una sorta di ‘infrastruttura sociale mobile’, capace di veicolare idee, pratiche e norme sociali sul corpo, sulla salute e sulla malattia, la cui infrazione può dar luogo ad un ‚dramma sociale‛ (Turner 1986), ad una crisi che giustifica la creazione di nuove forme di esclusione nella società.

Sopperire all'assenza: infrastrutture sociali mobili in Etiopia / Santullo, Corinna. - (2020). (Intervento presentato al convegno Crisi e infrastrutture: le risposte ai cambiamenti tra materialità e immaterialità. Un dialogo fra Antropologia, Geografia e Storia tenutosi a Webinar).

Sopperire all'assenza: infrastrutture sociali mobili in Etiopia

Santullo
2020

Abstract

In Etiopia, la transizione democratica è andata di pari passo con il decentramento amministrativo e con l’implementazione di strategie di mobilitazione di massa, già sperimentate dall’attuale élite al potere nella fase rivoluzionaria che aveva condotto al rovesciamento del regime filosovietico del Derg. Ciò ha portato a politiche di sviluppo caratterizzate da un approccio teso a mobilitare gli attori locali, le istituzioni e la comunità per il raggiungimento di una sovra strutturante idea di sviluppo, attraverso la collaborazione di network territoriali dispiegati per sopperire alla mancanza di infrastrutture e personale sanitario. La pluralità di saperi e strategie impiegate nell’opera di convincimento e adesione alle pratiche biomediche, come la vaccinazione, rappresentano l’arena all’interno della quale il potere e il conflitto si costituiscono. I network coinvolti – e gli insiemi d’interessi e valori che incarnano – cooperano e comunicano mettendo in campo diversi livelli di autorità, partecipazione e persuasione nell’ambito di un più generale controllo delle attività sociali. Il successo delle Health Extension Workers (operatrici itineranti del sistema sanitario locale) risiede nella loro organizzazione capillare sul territorio, che le rende una sorta di ‘infrastruttura sociale mobile’, capace di veicolare idee, pratiche e norme sociali sul corpo, sulla salute e sulla malattia, la cui infrazione può dar luogo ad un ‚dramma sociale‛ (Turner 1986), ad una crisi che giustifica la creazione di nuove forme di esclusione nella società.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1447928
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