Tra XV e XVI secolo, in concomitanza con una lunga stagione di guerre e di instabilità politica, si assiste in Italia a un generale intensificarsi della pratica diplomatica. Nella molteplicità di figure chiamate a svolgere funzioni di ambasciatore ricorre spesso quella del letterato. Il fenomento dei letterati ambasciatori, tuttavia, non fu limitato alla prima età moderna né rimase circoscritto alla penisola italiana. Ma perché numerosi sovrani e governi repubblicani ricorrevano ai letterati per svolgere missioni diplomatiche? Esiste un nesso tra letteratura e diplomazia? Se la figura del diplomatico non è definita, ancora nella prima età moderna, nei suoi contorni, ma essa si professionalizzerà più o meno tardi a seconda dei diversi contesti; invece per letterato cosa si deve intendere? Questo contributo si propone di rispondere, almeno in parte, a queste domande, attraverso un’ampia raccolta di dati riguardanti circa cinquanta letterati che in vari stati italiani, tra Quattro e Cinquecento, si dedicarono anche alla vita politica ricoprendo importanti incarichi diplomatici.
Letteratura e diplomazia in Italia fra Quattro e Cinquecento: una prima ricognizione / Valeri, Elena. - (2020), pp. 275-297.
Titolo: | Letteratura e diplomazia in Italia fra Quattro e Cinquecento: una prima ricognizione | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2020 | |
Citazione: | Letteratura e diplomazia in Italia fra Quattro e Cinquecento: una prima ricognizione / Valeri, Elena. - (2020), pp. 275-297. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/1447335 | |
ISBN: | 978-88-3313-703-2 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |
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