Il Tevere a Roma: il paesaggio, la storia, la mitologia, le narrazioni letterarie e artistiche di un fiume che fino alla fine del XVIII secolo era il centro della vita cittadina. Con la costruzione dei Muraglioni, con la progressiva occupazione delle sponde con circoli privati e infine con l'inquinamento che rese le sue acque non più balneabili, il fiume di Roma è diventato un luogo negletto. A partire dagli anni Novanta – in concomitanza con i processi di rigenerazione che investivano le aree metropolitane europee, attraverso cui sono risorti i waterfront lungo i fiumi e lungo le coste – le politiche capitoline hanno mostrato un rinnovato interesse nei confronti del fiume. In tale contesto vanno inquadrati il progetto della nuova pista ciclabile lungo le rive, l’idea di ripristinare la navigabilità della via d’acqua, ma anche la promozione di iniziative dal carattere effimero, come la rassegna cinematografica che da venticinque anni si svolge, nel periodo estivo, sulle banchine dell’Isola Tiberina. Il saggio ripercorre le tappe di questa storia e riflette sulle possibilità presenti e future di un paesaggio che nonostante tutto ha mantenuto la sua identità.
Il Tevere a Roma. Usi e riti di una città acquatica / PADOA SCHIOPPA, C.; Porqueddu, L.. - (2020), pp. 192-199. - DIAP PRINT.
Il Tevere a Roma. Usi e riti di una città acquatica
PADOA SCHIOPPA C.;PORQUEDDU L.
2020
Abstract
Il Tevere a Roma: il paesaggio, la storia, la mitologia, le narrazioni letterarie e artistiche di un fiume che fino alla fine del XVIII secolo era il centro della vita cittadina. Con la costruzione dei Muraglioni, con la progressiva occupazione delle sponde con circoli privati e infine con l'inquinamento che rese le sue acque non più balneabili, il fiume di Roma è diventato un luogo negletto. A partire dagli anni Novanta – in concomitanza con i processi di rigenerazione che investivano le aree metropolitane europee, attraverso cui sono risorti i waterfront lungo i fiumi e lungo le coste – le politiche capitoline hanno mostrato un rinnovato interesse nei confronti del fiume. In tale contesto vanno inquadrati il progetto della nuova pista ciclabile lungo le rive, l’idea di ripristinare la navigabilità della via d’acqua, ma anche la promozione di iniziative dal carattere effimero, come la rassegna cinematografica che da venticinque anni si svolge, nel periodo estivo, sulle banchine dell’Isola Tiberina. Il saggio ripercorre le tappe di questa storia e riflette sulle possibilità presenti e future di un paesaggio che nonostante tutto ha mantenuto la sua identità.File | Dimensione | Formato | |
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