La presenza in Italia di un numero sempre più consistente di immigrati e di stranieri di diverse fedi religiose, ai quali si aggiungono via via anche nuovi fedeli italiani non cattolici, va configurando un fenomeno scarsamente presente fino alla fine del Secondo Millennio e che oggi richiede conoscenza e gestione, quello della gestione delle salme di cittadini appartenenti alle diverse religioni. La legge italiana prevede che i morti siano sepolti nei cimiteri del Comune di residenza, ma non tutti i Comuni sono in grado di accogliere “ospiti” che richiedono pratiche differenti da quelle generalmente indicate e condivise dal gruppo sociale prevalente. Le diverse confessioni, infatti, necessitano di spazi dedicati nei quali espletare i riti di accompagnamento alla sepoltura e la sepoltura stessa (per i musulmani per esempio le sepolture devono essere a terra, affinché il viso del defunto sia orientato verso La Mecca), ma tali spazi sono presenti soltanto in alcuni cimiteri. Alla luce della legge italiana e alla mancata disponibilità di luoghi dedicati all’interno della maggior parte dei cimiteri, la morte improvvisa di cittadini di fede cattolica e non, a seguito della pandemia, ha creato situazioni di difficile soluzione e a volte anche paradossali. L’articolo affronta tale problematica con un approfondimento sull’area torinese.
Il diritto alla sepoltura ai tempi del coronavirus nell’Italia plurireligiosa / Cristaldi, Flavia; Omenetto, Silvia. - (2020), pp. 215-221.
Il diritto alla sepoltura ai tempi del coronavirus nell’Italia plurireligiosa
Cristaldi, Flavia
;Omenetto, Silvia
2020
Abstract
La presenza in Italia di un numero sempre più consistente di immigrati e di stranieri di diverse fedi religiose, ai quali si aggiungono via via anche nuovi fedeli italiani non cattolici, va configurando un fenomeno scarsamente presente fino alla fine del Secondo Millennio e che oggi richiede conoscenza e gestione, quello della gestione delle salme di cittadini appartenenti alle diverse religioni. La legge italiana prevede che i morti siano sepolti nei cimiteri del Comune di residenza, ma non tutti i Comuni sono in grado di accogliere “ospiti” che richiedono pratiche differenti da quelle generalmente indicate e condivise dal gruppo sociale prevalente. Le diverse confessioni, infatti, necessitano di spazi dedicati nei quali espletare i riti di accompagnamento alla sepoltura e la sepoltura stessa (per i musulmani per esempio le sepolture devono essere a terra, affinché il viso del defunto sia orientato verso La Mecca), ma tali spazi sono presenti soltanto in alcuni cimiteri. Alla luce della legge italiana e alla mancata disponibilità di luoghi dedicati all’interno della maggior parte dei cimiteri, la morte improvvisa di cittadini di fede cattolica e non, a seguito della pandemia, ha creato situazioni di difficile soluzione e a volte anche paradossali. L’articolo affronta tale problematica con un approfondimento sull’area torinese.File | Dimensione | Formato | |
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