Oggi i sistemi agro-alimentari si fondano su processi produttivi sempre più specializzati e standardizzati. La quasi totalità del cibo che mangiamo è ottenuto a partire da prodotti che provengono da monocolture e da allevamenti intensivi. Le ragioni di questa progressiva omogeneizzazione sono state, principalmente, determinate dai forti condizionamenti delle importanti e continue operazioni di concentrazione che si sono registrate in tutti i settori, le cui attività sono collegate a quelle agricole. In questo contesto, l’agricoltura è sempre più esposta al rischio di perdere il suo principale riferimento tradizionale rappresentato dalle realtà territoriali in cui opera. Come può, infatti, mantenersi ancorata ai suoi territori se chi le fornisce i fattori produttivi e le acquista i prodotti ha come unico riferimento il mercato globale e, quindi, non ha territorio? Come si può pensare che il dipendere, peraltro in una posizione di estrema debolezza contrattuale, da settori che si muovono su scala globale non possa avere effetto su ciò che l’agricoltura produce e su ciò che noi mangiamo?
Sovranità alimentare e modelli di sviluppo. Superare il mondialismo agricolo, restituire un futuro alle identità territoriali / Vieri, Simone. - (2019), pp. 199-211.
Sovranità alimentare e modelli di sviluppo. Superare il mondialismo agricolo, restituire un futuro alle identità territoriali
Vieri Simone
2019
Abstract
Oggi i sistemi agro-alimentari si fondano su processi produttivi sempre più specializzati e standardizzati. La quasi totalità del cibo che mangiamo è ottenuto a partire da prodotti che provengono da monocolture e da allevamenti intensivi. Le ragioni di questa progressiva omogeneizzazione sono state, principalmente, determinate dai forti condizionamenti delle importanti e continue operazioni di concentrazione che si sono registrate in tutti i settori, le cui attività sono collegate a quelle agricole. In questo contesto, l’agricoltura è sempre più esposta al rischio di perdere il suo principale riferimento tradizionale rappresentato dalle realtà territoriali in cui opera. Come può, infatti, mantenersi ancorata ai suoi territori se chi le fornisce i fattori produttivi e le acquista i prodotti ha come unico riferimento il mercato globale e, quindi, non ha territorio? Come si può pensare che il dipendere, peraltro in una posizione di estrema debolezza contrattuale, da settori che si muovono su scala globale non possa avere effetto su ciò che l’agricoltura produce e su ciò che noi mangiamo?File | Dimensione | Formato | |
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