Il lavoro analizza l’economia della gestione degli enti del terzo settore. Gli enti del terzo settore comprendono realtà composite e variegate riferibili all’ambito delle aziende istituite e rette per finalità diverse dal profitto. Tali finalità possono essere ricondotte alla mera filantropia, al desiderio di aiutare l’altro o di accrescere la cultura, il progresso scientifico e culturale dei popoli. Le aziende di cui si discorre possono essere mosse anche da finalità mutualistiche e possono svolgere attività economica, al pari delle imprese tout court, e dunque destinare la produzione realizzata allo scambio di mercato, per finalità distinte rispetto al profitto o in generale al tornaconto personale. Le riflessioni presentate nel saggio si prefiggono di integrare la letteratura esistente attraverso una prospettiva di indagine economico aziendale che osserverà le aziende non profit dall’interno, analizzandole nello svolgimento della gestione, della quale saranno delineati principi e fondamenti, nonché le condizioni di equilibrato ed economico sviluppo. Il saggio presenta un’analisi puntuale di alcuni dei modelli organizzativi della produzione riconducibili agli enti non profit. Le imprese sociali, innanzitutto, imprese di grande interesse dal punto di vista economico aziendale per le loro caratteristiche “ibride”, che le pongono a metà strada tra le imprese tout court e le aziende filantropico-erogative. Tali caratteristiche, inoltre, rendono le imprese sociali un modello flessibile e adatto non solo alla realizzazione di servizi e attività di interesse generale, anche in partenership con l’ente pubblico, ma una sorta di “laboratorio” scientifico sul quale i ricercatori possono tentare nuove modellizzazioni in termini di governance, disclosure, finanziamento, modalità di programmazione e realizzazione delle attività di interesse generale. Un capitolo è dedicato in particolare alla misurazione del valore creato per gli stakeholder sociali, un tema di grande interesse non solo per gli enti del terzo settore, ma per le imprese tutte, sempre più attente alla sostenibilità sociale delle proprie attività. Nei capitoli dedicati all’impresa sociale, si tratta anche del processo di formazione del reddito offrendo un contributo originale che può ispirare i policy maker alla definizione di un adeguato regime impositivo per le imprese in discorso, che da un lato tenga conto delle peculiarità sui generis dell’impresa sociale, dall’altro favorisca la crescita e lo sviluppo di realtà fondamentali per il raggiungimento del benessere sociale del paese. Il secondo modello analizzato è quello dell’azienda mutualistica con mutualità tra utilizzatori di beni e servizi. Si tratta di una tipologia di azienda non molto trattata dagli studiosi economico-aziendali, perlomeno secondo il profilo dell’economia della gestione, poiché erroneamente si ritiene che ricopra un ruolo marginale nell’economia generale. Non è così. Non solo esistono diverse tipologie di siffatte aziende nell’ambito delle produzioni legate al soddisfacimento di bisogni urgenti e improcrastinabili non soddisfatti né dallo stato né dal mercato, ma ne esistono diverse applicazioni in tema di garanzie e mutualità finaziaria, per così dire. Si pensi a tutto il sistema dei Confidi ampiamente diffuso e di grande utilità per l’intero sistema produttivo. Con riferimento a queste aziende si analizzerà in dettaglio il processo di formazione delle tariffe, ovvero del processo di definizione della quota parte dei costi di produzione da attribuire agli associati / utilizzatori nonché destinatari della produzione. La modellizzazione proposta è originale e definita sulla base di anni di ricerche sul campo condotte dall’autrice. Costituisce oggetto di approfondimento di un ulteriore studio, al momento ancora incompleto, il modello organizzativo della produzione riguardante gli enti filantropico-erogativi. Le loro caratteristiche e la complessità della loro gestione ne richiedono una trattazione distinta, che integrerà in un momento successivo quella sinora condotta.

L'economia della gestione degli enti del terzo settore. Prime riflessioni / Cosentino, Antonietta. - (2020), pp. 1-240.

L'economia della gestione degli enti del terzo settore. Prime riflessioni

Cosentino, Antonietta
2020

Abstract

Il lavoro analizza l’economia della gestione degli enti del terzo settore. Gli enti del terzo settore comprendono realtà composite e variegate riferibili all’ambito delle aziende istituite e rette per finalità diverse dal profitto. Tali finalità possono essere ricondotte alla mera filantropia, al desiderio di aiutare l’altro o di accrescere la cultura, il progresso scientifico e culturale dei popoli. Le aziende di cui si discorre possono essere mosse anche da finalità mutualistiche e possono svolgere attività economica, al pari delle imprese tout court, e dunque destinare la produzione realizzata allo scambio di mercato, per finalità distinte rispetto al profitto o in generale al tornaconto personale. Le riflessioni presentate nel saggio si prefiggono di integrare la letteratura esistente attraverso una prospettiva di indagine economico aziendale che osserverà le aziende non profit dall’interno, analizzandole nello svolgimento della gestione, della quale saranno delineati principi e fondamenti, nonché le condizioni di equilibrato ed economico sviluppo. Il saggio presenta un’analisi puntuale di alcuni dei modelli organizzativi della produzione riconducibili agli enti non profit. Le imprese sociali, innanzitutto, imprese di grande interesse dal punto di vista economico aziendale per le loro caratteristiche “ibride”, che le pongono a metà strada tra le imprese tout court e le aziende filantropico-erogative. Tali caratteristiche, inoltre, rendono le imprese sociali un modello flessibile e adatto non solo alla realizzazione di servizi e attività di interesse generale, anche in partenership con l’ente pubblico, ma una sorta di “laboratorio” scientifico sul quale i ricercatori possono tentare nuove modellizzazioni in termini di governance, disclosure, finanziamento, modalità di programmazione e realizzazione delle attività di interesse generale. Un capitolo è dedicato in particolare alla misurazione del valore creato per gli stakeholder sociali, un tema di grande interesse non solo per gli enti del terzo settore, ma per le imprese tutte, sempre più attente alla sostenibilità sociale delle proprie attività. Nei capitoli dedicati all’impresa sociale, si tratta anche del processo di formazione del reddito offrendo un contributo originale che può ispirare i policy maker alla definizione di un adeguato regime impositivo per le imprese in discorso, che da un lato tenga conto delle peculiarità sui generis dell’impresa sociale, dall’altro favorisca la crescita e lo sviluppo di realtà fondamentali per il raggiungimento del benessere sociale del paese. Il secondo modello analizzato è quello dell’azienda mutualistica con mutualità tra utilizzatori di beni e servizi. Si tratta di una tipologia di azienda non molto trattata dagli studiosi economico-aziendali, perlomeno secondo il profilo dell’economia della gestione, poiché erroneamente si ritiene che ricopra un ruolo marginale nell’economia generale. Non è così. Non solo esistono diverse tipologie di siffatte aziende nell’ambito delle produzioni legate al soddisfacimento di bisogni urgenti e improcrastinabili non soddisfatti né dallo stato né dal mercato, ma ne esistono diverse applicazioni in tema di garanzie e mutualità finaziaria, per così dire. Si pensi a tutto il sistema dei Confidi ampiamente diffuso e di grande utilità per l’intero sistema produttivo. Con riferimento a queste aziende si analizzerà in dettaglio il processo di formazione delle tariffe, ovvero del processo di definizione della quota parte dei costi di produzione da attribuire agli associati / utilizzatori nonché destinatari della produzione. La modellizzazione proposta è originale e definita sulla base di anni di ricerche sul campo condotte dall’autrice. Costituisce oggetto di approfondimento di un ulteriore studio, al momento ancora incompleto, il modello organizzativo della produzione riguardante gli enti filantropico-erogativi. Le loro caratteristiche e la complessità della loro gestione ne richiedono una trattazione distinta, che integrerà in un momento successivo quella sinora condotta.
2020
978-88-921-8979-9
Enti del terzo settore; aziende non profit; impresa sociale; stakeholder sociali
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
L'economia della gestione degli enti del terzo settore. Prime riflessioni / Cosentino, Antonietta. - (2020), pp. 1-240.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1426142
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