Il mercato del lavoro in Italia attuale, risente dell’andamento economico degli ultimi anni e delle scelte di politica economica adottate a partire dal 2008 per far fronte alla crisi economica che ha colpito l’economia mondiale e in particolare i Paesi come l’Italia che già avevano tassi di disoccupazione elevata. La dinamica espansiva dell’economia che ha interessato i Paesi dell’area euro negli ultimi anni ha perso vigore, manifestando per l’Italia un sostanziale fase di stallo a partire dal 2018. Il rallentamento vede una previsione di crescita del PIL per il 2019 di uno 0,1%, accompagnato da una previsione di crescita di un modesto 0,4% (rispetto alle previsioni iniziali della Commissione europea dello 0,7%), dati che pongono l’Italia all'ultimo posto nella crescita del PIL sia per il 2019 che per il 2020 tra i paesi dell'eurozona. Secondo la Commissione europea: Il mercato del lavoro è rimasto resiliente di fronte al recente rallentamento economico, ma gli ultimi dati puntano ad un deterioramento". Il calo della produttività è probabile che spinga i datori di lavoro a tagliare posti o ricorrere a contratti temporanei", e il "numero dei senza lavoro difficilmente calerà anche a causa del nuovo reddito di cittadinanza che indurrà progressivamente più persone a registrarsi come disoccupate".
Il mercato del lavoro in Italia e le politiche per il lavoro / Quarto, Angelo. - (2019), pp. 57-76.
Il mercato del lavoro in Italia e le politiche per il lavoro
Angelo Quarto
2019
Abstract
Il mercato del lavoro in Italia attuale, risente dell’andamento economico degli ultimi anni e delle scelte di politica economica adottate a partire dal 2008 per far fronte alla crisi economica che ha colpito l’economia mondiale e in particolare i Paesi come l’Italia che già avevano tassi di disoccupazione elevata. La dinamica espansiva dell’economia che ha interessato i Paesi dell’area euro negli ultimi anni ha perso vigore, manifestando per l’Italia un sostanziale fase di stallo a partire dal 2018. Il rallentamento vede una previsione di crescita del PIL per il 2019 di uno 0,1%, accompagnato da una previsione di crescita di un modesto 0,4% (rispetto alle previsioni iniziali della Commissione europea dello 0,7%), dati che pongono l’Italia all'ultimo posto nella crescita del PIL sia per il 2019 che per il 2020 tra i paesi dell'eurozona. Secondo la Commissione europea: Il mercato del lavoro è rimasto resiliente di fronte al recente rallentamento economico, ma gli ultimi dati puntano ad un deterioramento". Il calo della produttività è probabile che spinga i datori di lavoro a tagliare posti o ricorrere a contratti temporanei", e il "numero dei senza lavoro difficilmente calerà anche a causa del nuovo reddito di cittadinanza che indurrà progressivamente più persone a registrarsi come disoccupate".File | Dimensione | Formato | |
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