Per lungo tempo, il cosiddetto Triennio democratico in Italia (1796-1799) è stato letto alla luce della categoria di «rivolu- zione passiva». Solamente l’arrivo in Italia dell’Armée d’Italie del generale Bonaparte aveva infranto l’ordine di antico regime e im- posto governi repubblicani. Sulla scorta di una nuova lettura della documentazione di archivio, il saggio intende porre in evidenza l’attivismo dei patrioti italiani per conquistare uno spazio politico originale e guadagnare un consenso diffuso. L’associazionismo politico diviene in tal modo una chiave privilegiata per compren- dere le forme e i modi dell’azione politica del movimento demo- cratico in vista dell’unità nazionale. La Società popolare di Milano, le Società di pubblica istruzione che costellarono la Repubblica Cisalpina e l’area veneta (1796-1797) furono uno strumento ec- cezionale di educazione civica e di apprendistato politico per una popolazione tradizionalmente tenuta fuori dalla discussione poli- tica. Le Società promuovevano una «istruzione rivoluzionaria», esortavano uomini e donne a partecipare al processo decisionale e proprio per questo furono represse dai francesi e dal governo cisalpino. Solo successivamente, venne autorizzata l’apertura di Circoli costituzionali e già nel nome scelto potevano leggersi i limiti dell’azione concessa ai democratici italiani.
Il Nuovo mondo rivoluzionario. Per una storia delle società politiche in Italia durante il Triennio (1796-1799) / Guerra, Alessandro. - (2020).
Il Nuovo mondo rivoluzionario. Per una storia delle società politiche in Italia durante il Triennio (1796-1799)
Alessandro Guerra
2020
Abstract
Per lungo tempo, il cosiddetto Triennio democratico in Italia (1796-1799) è stato letto alla luce della categoria di «rivolu- zione passiva». Solamente l’arrivo in Italia dell’Armée d’Italie del generale Bonaparte aveva infranto l’ordine di antico regime e im- posto governi repubblicani. Sulla scorta di una nuova lettura della documentazione di archivio, il saggio intende porre in evidenza l’attivismo dei patrioti italiani per conquistare uno spazio politico originale e guadagnare un consenso diffuso. L’associazionismo politico diviene in tal modo una chiave privilegiata per compren- dere le forme e i modi dell’azione politica del movimento demo- cratico in vista dell’unità nazionale. La Società popolare di Milano, le Società di pubblica istruzione che costellarono la Repubblica Cisalpina e l’area veneta (1796-1797) furono uno strumento ec- cezionale di educazione civica e di apprendistato politico per una popolazione tradizionalmente tenuta fuori dalla discussione poli- tica. Le Società promuovevano una «istruzione rivoluzionaria», esortavano uomini e donne a partecipare al processo decisionale e proprio per questo furono represse dai francesi e dal governo cisalpino. Solo successivamente, venne autorizzata l’apertura di Circoli costituzionali e già nel nome scelto potevano leggersi i limiti dell’azione concessa ai democratici italiani.File | Dimensione | Formato | |
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