L’organizzazione dello spazio e la costituzione dei luoghi rappresentano una delle modalità delle pratiche collettive ed individuali; sia la collettività che gli individui simbolizzano gli elementi costitutivi dell’identità condivisa, particolare e singola: il modo di trattare lo spazio è uno dei mezzi di questo processo, costruzione concreta e simbolica dello spazio che in antropologia viene indicata con l’espressione “luogo antropologico.” Uno spazio, quando è antropizzato, quando è luogo antropologico, non può mai essere neutro: su di esso si proiettano tutti i sistemi di classificazione simbolica che la società adotta, Diversi elementi del paesaggio sono oggetto di manipolazione simbolica: l’agglomerato abitativo, il territorio oltre l’abitato, gli spazi del lavoro, i luoghi sacri, in un complesso sistema di rimandi simbolici che organizza l’intero cosmo. Potremmo considerare il paesaggio in una prospettiva che vede l’identità come una sorta di “cantiere aperto” costantemente in costruzione, in quanto le società manipolano lo spazio sia a livello tecnico che simbolico. Il legame tra cultura, storia e paesaggio è la chiave per interpretare il trend positivo che sta portando l’uomo sempre più alla consapevolezza della necessità di rispettare i tempi del pianeta, i suoi spazi, quindi ad un’antropizzazione critica, basata sulla sostenibilità e sull’intreccio tra tradizione e innovazione. Grazie all’attuale impiego delle tecnologie, il patrimonio culturale di Matera è ora ampiamente fruibile e ciò la rende una delle mete più visitate con una crescita esponenziale di turisti ma questo ha una ricaduta significativa anche sulla ristrutturazione da parte dei suoi abitanti dello spazio simbolico del paesaggio e del patrimonio culturale. La rappresentazione simbolica rappresenta uno strumento centrale della gestione cosciente del paesaggio a Matera, dove la vocazione del territorio, prevalentemente agricola, ha dato vita ad una società tradizionale rurale in cui il concetto di vicinato oltre ad una connotazione spaziale, aveva anche la connotazione simbolica di condivisione di saperi e pratiche dovuto anche alle peculiari condizioni del suo territorio. Essendo il paesaggio un processo evolutivo e non un’entità immutabile nel tempo, grazie al suo studio si può partire dall’analisi del passato per proiettarsi nel futuro e promuovere azioni sul territorio in un’ottica di rispetto per le peculiarità del territorio e dell’identità culturale del paesaggio stesso attraverso pratiche agricole basate sulla sostenibilità. Matera 2019 si muove nella direzione un progetto di valorizzazione antropologica e culturale dei luoghi, del patrimonio materiale ed immateriale della città, un recupero del rapporto uomo-ambiente-territorio che si basa sull’armonizzazione di questi tre elementi che consenta all’uomo di vivere una relazione con i propri luoghi antropologici, il proprio passato, la propria storia intrecciandoli con molteplici progetti e possibilità di ampliamento degli orizzonti culturali anche in prospettiva di commistioni artistiche tra tradizione e innovazione basati sulla sostenibilità e sulla valorizzazione della cultura nazionale che lo rendano abitante culturale di Matera e del mondo, così come possa permettere ai turisti di sentirsi immersi nell’universo simbolico e paesaggistico ma anche culturale materialmente e immaterialmente senza perdere la dimensione più ampia dell’appartenenza ad un comune destino planetario che passa attraverso una sempre maggior presa di coscienza della necessità di aprire la cultura alla dimensione della sostenibilità e della valorizzazione dei paesaggi antropologici, della tradizione attraverso l’innovazione.

I Sassi, storie di vicinato e tradizioni agricole nelle evoluzioni storiche del paesaggio / D'Antonio, Paola; Romano, FRANCESCA VERA. - (2019), pp. 67-75.

I Sassi, storie di vicinato e tradizioni agricole nelle evoluzioni storiche del paesaggio

Francesca Vera Romano
2019

Abstract

L’organizzazione dello spazio e la costituzione dei luoghi rappresentano una delle modalità delle pratiche collettive ed individuali; sia la collettività che gli individui simbolizzano gli elementi costitutivi dell’identità condivisa, particolare e singola: il modo di trattare lo spazio è uno dei mezzi di questo processo, costruzione concreta e simbolica dello spazio che in antropologia viene indicata con l’espressione “luogo antropologico.” Uno spazio, quando è antropizzato, quando è luogo antropologico, non può mai essere neutro: su di esso si proiettano tutti i sistemi di classificazione simbolica che la società adotta, Diversi elementi del paesaggio sono oggetto di manipolazione simbolica: l’agglomerato abitativo, il territorio oltre l’abitato, gli spazi del lavoro, i luoghi sacri, in un complesso sistema di rimandi simbolici che organizza l’intero cosmo. Potremmo considerare il paesaggio in una prospettiva che vede l’identità come una sorta di “cantiere aperto” costantemente in costruzione, in quanto le società manipolano lo spazio sia a livello tecnico che simbolico. Il legame tra cultura, storia e paesaggio è la chiave per interpretare il trend positivo che sta portando l’uomo sempre più alla consapevolezza della necessità di rispettare i tempi del pianeta, i suoi spazi, quindi ad un’antropizzazione critica, basata sulla sostenibilità e sull’intreccio tra tradizione e innovazione. Grazie all’attuale impiego delle tecnologie, il patrimonio culturale di Matera è ora ampiamente fruibile e ciò la rende una delle mete più visitate con una crescita esponenziale di turisti ma questo ha una ricaduta significativa anche sulla ristrutturazione da parte dei suoi abitanti dello spazio simbolico del paesaggio e del patrimonio culturale. La rappresentazione simbolica rappresenta uno strumento centrale della gestione cosciente del paesaggio a Matera, dove la vocazione del territorio, prevalentemente agricola, ha dato vita ad una società tradizionale rurale in cui il concetto di vicinato oltre ad una connotazione spaziale, aveva anche la connotazione simbolica di condivisione di saperi e pratiche dovuto anche alle peculiari condizioni del suo territorio. Essendo il paesaggio un processo evolutivo e non un’entità immutabile nel tempo, grazie al suo studio si può partire dall’analisi del passato per proiettarsi nel futuro e promuovere azioni sul territorio in un’ottica di rispetto per le peculiarità del territorio e dell’identità culturale del paesaggio stesso attraverso pratiche agricole basate sulla sostenibilità. Matera 2019 si muove nella direzione un progetto di valorizzazione antropologica e culturale dei luoghi, del patrimonio materiale ed immateriale della città, un recupero del rapporto uomo-ambiente-territorio che si basa sull’armonizzazione di questi tre elementi che consenta all’uomo di vivere una relazione con i propri luoghi antropologici, il proprio passato, la propria storia intrecciandoli con molteplici progetti e possibilità di ampliamento degli orizzonti culturali anche in prospettiva di commistioni artistiche tra tradizione e innovazione basati sulla sostenibilità e sulla valorizzazione della cultura nazionale che lo rendano abitante culturale di Matera e del mondo, così come possa permettere ai turisti di sentirsi immersi nell’universo simbolico e paesaggistico ma anche culturale materialmente e immaterialmente senza perdere la dimensione più ampia dell’appartenenza ad un comune destino planetario che passa attraverso una sempre maggior presa di coscienza della necessità di aprire la cultura alla dimensione della sostenibilità e della valorizzazione dei paesaggi antropologici, della tradizione attraverso l’innovazione.
2019
Matera : trasformazione urbana tra architettura e fotografia
9788864367484
Cultural Heritage; Cultural Landscape; Sustainability; Tradition; Innovation
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
I Sassi, storie di vicinato e tradizioni agricole nelle evoluzioni storiche del paesaggio / D'Antonio, Paola; Romano, FRANCESCA VERA. - (2019), pp. 67-75.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1422666
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