PISA 2018 evidenzia che le studentesse e gli studenti avvantaggiati dal punto di vista socio-economico, in lettura ottengono risultati migliori di 75 punti (media OCSE: 89 punti), con un incremento rispetto alla rilevazione 2009 (divario di performance relativo allo status socio-economico di 85 punti in Italia e 87 in media nei paesi OCSE). Al contempo «circa il 12% degli studenti svantaggiati in Italia consegue un punteggio che si colloca nel quartile superiore del ren-dimento in lettura in Italia, indicando che lo svantaggio non è un destino» (p. 5). Questo grazie al ruolo che possono assumere la scuola, le e gli insegnanti nell’attenuare le differenze di partenza. Partendo dalla constatazione del doppio legame tra lettura e incremento del patrimonio lessicale (Cardona, 2008; Siegal, 1999) si sottolinea l’utilità di lavorare sulla dimensione lessicale e sui vocabolari tecnico specialistici in una dimensione disciplinare e trasversale come contenuti speci-fici della formazione delle e degli insegnanti. La natura incrementale del lessico in particolare nella scuola di base (Colesso, 2015; Ferreri, 2005; Rivello, 2012), sostiene tale necessità, evidenziata nel contesto italiano dalla ricerca (Batini, 2018; Corrà 2016, De Mauro, 2018; Ferreri, 2005; Rivello, 2012; Sobrero, 2009) e sostenuta nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istru-zione del 2012. Tale documento introduce per la prima volta un paragrafo specifico è dedicato all'acquisizione e all'espansione del lessico sia produttivo sia ricettivo per i diversi livelli di scola-rità (p. 29, p. 31, p. 33, p. 35).
Parole, lettura per il diritto alla partecipazione sociale / Sposetti, Patrizia. - (2020), pp. 29-50. - IDEE.
Parole, lettura per il diritto alla partecipazione sociale
Patrizia Sposetti
2020
Abstract
PISA 2018 evidenzia che le studentesse e gli studenti avvantaggiati dal punto di vista socio-economico, in lettura ottengono risultati migliori di 75 punti (media OCSE: 89 punti), con un incremento rispetto alla rilevazione 2009 (divario di performance relativo allo status socio-economico di 85 punti in Italia e 87 in media nei paesi OCSE). Al contempo «circa il 12% degli studenti svantaggiati in Italia consegue un punteggio che si colloca nel quartile superiore del ren-dimento in lettura in Italia, indicando che lo svantaggio non è un destino» (p. 5). Questo grazie al ruolo che possono assumere la scuola, le e gli insegnanti nell’attenuare le differenze di partenza. Partendo dalla constatazione del doppio legame tra lettura e incremento del patrimonio lessicale (Cardona, 2008; Siegal, 1999) si sottolinea l’utilità di lavorare sulla dimensione lessicale e sui vocabolari tecnico specialistici in una dimensione disciplinare e trasversale come contenuti speci-fici della formazione delle e degli insegnanti. La natura incrementale del lessico in particolare nella scuola di base (Colesso, 2015; Ferreri, 2005; Rivello, 2012), sostiene tale necessità, evidenziata nel contesto italiano dalla ricerca (Batini, 2018; Corrà 2016, De Mauro, 2018; Ferreri, 2005; Rivello, 2012; Sobrero, 2009) e sostenuta nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istru-zione del 2012. Tale documento introduce per la prima volta un paragrafo specifico è dedicato all'acquisizione e all'espansione del lessico sia produttivo sia ricettivo per i diversi livelli di scola-rità (p. 29, p. 31, p. 33, p. 35).File | Dimensione | Formato | |
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