Non è possibile avvicinarsi alla figura di Arrigo Boito se non si tiene conto del suo incessante rapporto con il melodramma, centro propulsore di tante idee e atteggiamenti polemici. È ancora oggi indispensabile confrontarsi con questo magmatico e affascinante universo artistico, cui il poeta e musicista dedicò l’intera esistenza, con esiti audaci, sperimentali, ma anche dolorosi o apertamente incompiuti. L'articolo si concentra sul primo melodramma proposto sulle scene scaligere dal movimento della Scapigliatura, 'I Profughi fiamminghi' e sul primo libretto di Arrigo Boito, con la musica di Franco Faccio, il dramma lirico 'Amleto'. I due titoli sono emblematici per comprendere la battaglia estetico-musicale condotta da Boito per il rinnovamento dell'opera italiana, e tutti gli ostacoli e i limiti incontrati.
L'angoscia dell'alternativa. Boito e il melodramma scapigliato / Avallone, Alessandro. - (2019), pp. 19-36.
Titolo: | L'angoscia dell'alternativa. Boito e il melodramma scapigliato | |
Autori: | AVALLONE, ALESSANDRO (Primo) (Corresponding author) | |
Data di pubblicazione: | 2019 | |
Citazione: | L'angoscia dell'alternativa. Boito e il melodramma scapigliato / Avallone, Alessandro. - (2019), pp. 19-36. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/1421221 | |
ISBN: | 978-88-297-0562-7 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |
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