Il volume propone una riflessione critica sul tema della valutazione della qualità della ricerca condotta entro una prospettiva orientata in senso progressivo. Non si intende negare l’utilità o, se si vuole, la necessità di sottoporre a valutazione gli esiti della ricerca, ma si ribadisce altresì l’indispensabilità di un controllo pubblico dei processi di valutazione, perseguendo inflessibilmente un principio di accountability. Per questo motivo, non viene offerto margine alcuno a forme di valutazione che, valorizzando gli aspetti di complessità dell'oggetto della valutazione stessa, la qualità della ricerca, tendono a sfuggire a un’esigenza di standardizzazione propugnando approcci judgemental; approcci cioè basati su elementi di conoscenza tacita non interamente ricostruibili e su risorse squisitamente soggettive come l’intuizione, una certa sensibilità, una speciale attitudine, una spiccata capacità interpretativa del testo o del prodotto, la qualità del quale deve essere valutata. Tutta la trattazione svolta si contrappone a una simile concezione della valutazione, prende atto positivamente degli sforzi che sono stati condotti in sede Vqr proprio al fine di superarla, ma non può non riconoscere, d'altra parte, che l’attuale Vqr, nonostante tali sforzi, è ancora contraddistinta da elementi di opacità, di ambiguità, di arbitrio, di scarsa ispezionabilità delle procedure, che la rendono suscettibile di essere perfezionata, anche sulla base delle proposte qui avanzate.
Esperienze di valutazione della ricerca scientifica / Palmieri, Marco. - (2020), pp. 13-47. - IL RICCIO E LA VOLPE.
Esperienze di valutazione della ricerca scientifica
marco palmieri
Primo
2020
Abstract
Il volume propone una riflessione critica sul tema della valutazione della qualità della ricerca condotta entro una prospettiva orientata in senso progressivo. Non si intende negare l’utilità o, se si vuole, la necessità di sottoporre a valutazione gli esiti della ricerca, ma si ribadisce altresì l’indispensabilità di un controllo pubblico dei processi di valutazione, perseguendo inflessibilmente un principio di accountability. Per questo motivo, non viene offerto margine alcuno a forme di valutazione che, valorizzando gli aspetti di complessità dell'oggetto della valutazione stessa, la qualità della ricerca, tendono a sfuggire a un’esigenza di standardizzazione propugnando approcci judgemental; approcci cioè basati su elementi di conoscenza tacita non interamente ricostruibili e su risorse squisitamente soggettive come l’intuizione, una certa sensibilità, una speciale attitudine, una spiccata capacità interpretativa del testo o del prodotto, la qualità del quale deve essere valutata. Tutta la trattazione svolta si contrappone a una simile concezione della valutazione, prende atto positivamente degli sforzi che sono stati condotti in sede Vqr proprio al fine di superarla, ma non può non riconoscere, d'altra parte, che l’attuale Vqr, nonostante tali sforzi, è ancora contraddistinta da elementi di opacità, di ambiguità, di arbitrio, di scarsa ispezionabilità delle procedure, che la rendono suscettibile di essere perfezionata, anche sulla base delle proposte qui avanzate.File | Dimensione | Formato | |
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