Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazione tra la Fondazione Migrantes e la Società Geografica Italiana. La centralità attribuita alla valorizzazione delle tradizioni alimentari nell’anno di Expo 2015 ha creato l’occasione per ripercorrere il passato e il presente dell’emigrazione italiana attraverso la pratica vinicola. A partire da questa indagine è stato, quindi, possibile approfondire il ruolo non secondario di sacerdoti e missionari appartenenti a vari ordini che a fianco degli emigranti italiani, concorsero a diffondere la viticoltura oltre i confini nazionali. Spinti, inizialmente, dalla necessità di disporre di una certa quantità di vino per le funzioni liturgiche, i religiosi attraver- so la vitivinicoltura hanno partecipato alla colonizzazione delle terre vergini in America, fornendo un’istruzione agraria e valorizzando il territorio nel quale operarono. Inserita all’interno della più ampia prospettiva geografica della territoria- lizzazione, questa ricerca affronta, dunque, le vicende di quei religiosi che tra Settecento e Novecento contribuirono alla diffusione della pratica vinicola oltreoceano, riportando, inoltre, le testimonianze di quei missio- nari che più recentemente si sono resi protagonisti di “esperimenti” vitivinicoli in alcune aree del continente africano e della Palestina.
«Io sono la vite, voi i tralci». I missionari italiani e la vitivinicoltura / Omenetto, S. - (2017), pp. 1-104.
«Io sono la vite, voi i tralci». I missionari italiani e la vitivinicoltura
OMENETTO S
2017
Abstract
Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazione tra la Fondazione Migrantes e la Società Geografica Italiana. La centralità attribuita alla valorizzazione delle tradizioni alimentari nell’anno di Expo 2015 ha creato l’occasione per ripercorrere il passato e il presente dell’emigrazione italiana attraverso la pratica vinicola. A partire da questa indagine è stato, quindi, possibile approfondire il ruolo non secondario di sacerdoti e missionari appartenenti a vari ordini che a fianco degli emigranti italiani, concorsero a diffondere la viticoltura oltre i confini nazionali. Spinti, inizialmente, dalla necessità di disporre di una certa quantità di vino per le funzioni liturgiche, i religiosi attraver- so la vitivinicoltura hanno partecipato alla colonizzazione delle terre vergini in America, fornendo un’istruzione agraria e valorizzando il territorio nel quale operarono. Inserita all’interno della più ampia prospettiva geografica della territoria- lizzazione, questa ricerca affronta, dunque, le vicende di quei religiosi che tra Settecento e Novecento contribuirono alla diffusione della pratica vinicola oltreoceano, riportando, inoltre, le testimonianze di quei missio- nari che più recentemente si sono resi protagonisti di “esperimenti” vitivinicoli in alcune aree del continente africano e della Palestina.File | Dimensione | Formato | |
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