Il testo presenta per la prima volta al pubblico italiano l'opera Ritratti di figure con veleno (titolo originale: Lives of Great Poisoners) che ibrida teatro, danza e musica, e riflette indirettamente sui temi della ricerca scientifica, dell'innovazione tecnologica e dei rischi ambientali ad essi collegati. Come si sottilinea nell'introduzione, Ritratti di figure con veleno è un’opera complessa, che alterna e armonizza momenti di conversazione parlata o cantata, coreografie narrative, squarci lirici, e scene in cui l’elemento storico o di costume prevale, con concessioni al genere noir, alla detective story, ai triangoli amorosi del romanzo d’appendice. Un’opera in cui emerge la grande abilità di Churchill nel muoversi tra la scrittura drammatica e la cultura visiva e performativa sperimentando nuove possibilità di messinscena. È possibile inoltre rinvenire, nei contesti che fanno da sfondo ai tre “ritratti” del dramma, la parodia di altrettanti codici della tradizione teatrale: quella naturalistica di Osborne nel contesto borghese decaduto che fa la sfondo alla prima sezione; la tragedia greca, rievocata nel personaggio di Medea; e infine la comedy of manners, a metà tra commedia della restaurazione e commedia classica francese, che prevale nella terza e ultima sezione.
Caryl Churchill, Ritratti di figure con veleno, in Teatro VI, a cura di P. Bono, Editoria e Spettacolo / Gallo, Carmen. - (2020), p. 70-99; 409-471.
Caryl Churchill, Ritratti di figure con veleno, in Teatro VI, a cura di P. Bono, Editoria e Spettacolo
Carmen Gallo
2020
Abstract
Il testo presenta per la prima volta al pubblico italiano l'opera Ritratti di figure con veleno (titolo originale: Lives of Great Poisoners) che ibrida teatro, danza e musica, e riflette indirettamente sui temi della ricerca scientifica, dell'innovazione tecnologica e dei rischi ambientali ad essi collegati. Come si sottilinea nell'introduzione, Ritratti di figure con veleno è un’opera complessa, che alterna e armonizza momenti di conversazione parlata o cantata, coreografie narrative, squarci lirici, e scene in cui l’elemento storico o di costume prevale, con concessioni al genere noir, alla detective story, ai triangoli amorosi del romanzo d’appendice. Un’opera in cui emerge la grande abilità di Churchill nel muoversi tra la scrittura drammatica e la cultura visiva e performativa sperimentando nuove possibilità di messinscena. È possibile inoltre rinvenire, nei contesti che fanno da sfondo ai tre “ritratti” del dramma, la parodia di altrettanti codici della tradizione teatrale: quella naturalistica di Osborne nel contesto borghese decaduto che fa la sfondo alla prima sezione; la tragedia greca, rievocata nel personaggio di Medea; e infine la comedy of manners, a metà tra commedia della restaurazione e commedia classica francese, che prevale nella terza e ultima sezione.File | Dimensione | Formato | |
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