Dopo il 1945 nei paesi dell'Europa centrale e orientale caduti sotto l'egemonia sovietica la vita della chiesa cattolica fu sconvolta per un ventennio dai regimi marxisti con la prigionia e le deportazioni di un gran numero di vescovi, la soppressione di seminari, istituti religiosi e scuole cattoliche, l'educazione ateistica della gioventù, la discriminazione dei credenti. Solo all'inizio degli anni Sessanta l'evolversi della vita internazionale, il pontificato di Giovanni XXIII e l'apertura del concilio Vaticano II fecero apparire timidi spiragli di un possibile dialogo della Santa Sede con quei regimi. Per incarico di papa Roncalli, Agostino Casaroli avviò nella primavera del 1963 i primi contatti a Budapest e a Praga, proseguiti per oltre venticinque anni con le faticose trattative con l'Ungheria e la Cecoslovacchia, poi con la Jugoslavia di Tito e il complesso negoziato con la Polonia. Frattanto le tensioni della corsa agli armamenti, che sembravano condannare l'umanità a un equilibrio fondato solo sul deterrente nucleare, lasciarono spazio alla Conferenza di Helsinki che segnò un momento propizio anche per le richieste della Santa Sede sulla libertà religiosa. Tutto è raccontato dall'autore in prima persona: le intuizioni di Giovanni XXIII, l'atmosfera del concilio Vaticano II, la pazienza e la tenacia di Paolo VI, e poi l'elezione di Giovanni Paolo II, il papa venuto dall'Est che lanciò ai regimi comunisti una decisa sfida a tutto campo fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. La narrazione di Agostino Casaroli restituisce il clima e la temperie politica di un'Europa oggi irriconoscibile e offre un punto di osservazione inedito dal quale guardare la storia del Novecento.

Il martirio della pazienza. La Santa Sede e i paesi comunisti (1963-89 / Vian, Giovanni Maria. - (2000).

Il martirio della pazienza. La Santa Sede e i paesi comunisti (1963-89

Giovanni Maria Vian
2000

Abstract

Dopo il 1945 nei paesi dell'Europa centrale e orientale caduti sotto l'egemonia sovietica la vita della chiesa cattolica fu sconvolta per un ventennio dai regimi marxisti con la prigionia e le deportazioni di un gran numero di vescovi, la soppressione di seminari, istituti religiosi e scuole cattoliche, l'educazione ateistica della gioventù, la discriminazione dei credenti. Solo all'inizio degli anni Sessanta l'evolversi della vita internazionale, il pontificato di Giovanni XXIII e l'apertura del concilio Vaticano II fecero apparire timidi spiragli di un possibile dialogo della Santa Sede con quei regimi. Per incarico di papa Roncalli, Agostino Casaroli avviò nella primavera del 1963 i primi contatti a Budapest e a Praga, proseguiti per oltre venticinque anni con le faticose trattative con l'Ungheria e la Cecoslovacchia, poi con la Jugoslavia di Tito e il complesso negoziato con la Polonia. Frattanto le tensioni della corsa agli armamenti, che sembravano condannare l'umanità a un equilibrio fondato solo sul deterrente nucleare, lasciarono spazio alla Conferenza di Helsinki che segnò un momento propizio anche per le richieste della Santa Sede sulla libertà religiosa. Tutto è raccontato dall'autore in prima persona: le intuizioni di Giovanni XXIII, l'atmosfera del concilio Vaticano II, la pazienza e la tenacia di Paolo VI, e poi l'elezione di Giovanni Paolo II, il papa venuto dall'Est che lanciò ai regimi comunisti una decisa sfida a tutto campo fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. La narrazione di Agostino Casaroli restituisce il clima e la temperie politica di un'Europa oggi irriconoscibile e offre un punto di osservazione inedito dal quale guardare la storia del Novecento.
2000
comunismo; cattolicesimo; diplomazia
Vian, Giovanni Maria
06 Curatela::06a Curatela
Il martirio della pazienza. La Santa Sede e i paesi comunisti (1963-89 / Vian, Giovanni Maria. - (2000).
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