Durante la Grande Guerra la propaganda si impose per la prima volta in maniera massiccia come strumento di lotta. Diversamente dagli altri Stati belligeranti, l’Italia giunse tardi a comprenderne l’utilità. Il volume, basato principalmente su fonti inedite dell’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, ricostruisce l’azione svolta dal Sottosegretariato di Stato per la propaganda all’estero e per la stampa (novembre 1917 – novembre 1918) retto dall’onorevole Romeo Gallenga Stuart, in particolare riguardo all’attività svolta in Gran Bretagna dai funzionari dell’Italian Foreign Action Bureau di Londra. La necessità di affermare un nuovo indirizzo politico, in maggiore sintonia con gli obiettivi di guerra degli alleati e ispirato alla politica delle nazionalità, si scontrò con l’avversione di Roma. Nel quadro di questa articolata dialettica, prese forma una intensa propaganda culturale di promozione dell’italianità in ogni suo aspetto, soprattutto attraverso la diffusione dello studio della lingua italiana, prodromo significativo di una diplomazia culturale che verrà sviluppata con ben altri mezzi negli anni precedenti il Secondo conflitto mondiale.
«Italy our Ally». La propaganda italiana in Gran Bretagna durante la prima guerra mondiale (1915-1918) / De Sanctis, Veronica. - (2019), pp. 9-189. [10.4458/1903]
«Italy our Ally». La propaganda italiana in Gran Bretagna durante la prima guerra mondiale (1915-1918)
De Sanctis, Veronica
2019
Abstract
Durante la Grande Guerra la propaganda si impose per la prima volta in maniera massiccia come strumento di lotta. Diversamente dagli altri Stati belligeranti, l’Italia giunse tardi a comprenderne l’utilità. Il volume, basato principalmente su fonti inedite dell’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, ricostruisce l’azione svolta dal Sottosegretariato di Stato per la propaganda all’estero e per la stampa (novembre 1917 – novembre 1918) retto dall’onorevole Romeo Gallenga Stuart, in particolare riguardo all’attività svolta in Gran Bretagna dai funzionari dell’Italian Foreign Action Bureau di Londra. La necessità di affermare un nuovo indirizzo politico, in maggiore sintonia con gli obiettivi di guerra degli alleati e ispirato alla politica delle nazionalità, si scontrò con l’avversione di Roma. Nel quadro di questa articolata dialettica, prese forma una intensa propaganda culturale di promozione dell’italianità in ogni suo aspetto, soprattutto attraverso la diffusione dello studio della lingua italiana, prodromo significativo di una diplomazia culturale che verrà sviluppata con ben altri mezzi negli anni precedenti il Secondo conflitto mondiale.File | Dimensione | Formato | |
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