Nel palcoscenico dei media, dopo trent’anni, il fenomeno migratorio è ancora una fotografia nero su bianco dominata dai toni cupi dell’emergenza, della paura e del dolore. Sembra che i colori, quindi la varietà e la ricchezza del fenomeno, non riescano a trovare spazio sull’informazione a mezzo stampa e su quella televisiva, nonostante siano oramai sedimentate numerose esperienze di integrazione e sia rilevante l’apporto sociale ed economico che i migranti offrono al Paese.Nella carta stampata, e similmente nella televisione, le notizie che riguardano l’immigrazione sono frequentemente racchiuse all’interno del tema più generale della sicurezza, presentato a sua volta come allarme o problema. A riprova di ciò è emblematico sottolineare il risultato del monitoraggio del primo semestre del 2008: solo 25 servizi di tg su oltre 5000 andati in onda non affrontavano il tema immigrazione o con protagonisti migranti senza – allo stesso tempo – porre l’accento sulla questione sicurezza o legarlo alla cronaca nera. Vengono meno gli spazi in cui è possibile ritrovare gli aspetti culturali, economici o sociali del fenomeno, rafforzando così l’immagine dell’immigrazione come male per la società e problema impellente da risolvere.
Quando lo sfondo è silenziosamente tinto di nero / Cerase, Andrea; Lai, Valeria; Ritucci, Sara. - (2016), pp. 61-86. - SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE.
Quando lo sfondo è silenziosamente tinto di nero
Andrea Cerase;Valeria Lai;Sara Ritucci
2016
Abstract
Nel palcoscenico dei media, dopo trent’anni, il fenomeno migratorio è ancora una fotografia nero su bianco dominata dai toni cupi dell’emergenza, della paura e del dolore. Sembra che i colori, quindi la varietà e la ricchezza del fenomeno, non riescano a trovare spazio sull’informazione a mezzo stampa e su quella televisiva, nonostante siano oramai sedimentate numerose esperienze di integrazione e sia rilevante l’apporto sociale ed economico che i migranti offrono al Paese.Nella carta stampata, e similmente nella televisione, le notizie che riguardano l’immigrazione sono frequentemente racchiuse all’interno del tema più generale della sicurezza, presentato a sua volta come allarme o problema. A riprova di ciò è emblematico sottolineare il risultato del monitoraggio del primo semestre del 2008: solo 25 servizi di tg su oltre 5000 andati in onda non affrontavano il tema immigrazione o con protagonisti migranti senza – allo stesso tempo – porre l’accento sulla questione sicurezza o legarlo alla cronaca nera. Vengono meno gli spazi in cui è possibile ritrovare gli aspetti culturali, economici o sociali del fenomeno, rafforzando così l’immagine dell’immigrazione come male per la società e problema impellente da risolvere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.