Stampa, linguaggio, lettori, cultura, prescrizioni, testimonial e narrazioni, questi i termini che formano l’universo tematico di riferimento di una ricerca sulle riviste di moda italiane pubblicate dal 1960 a oggi, orientata a comprendere le strategie mirate alla diffusione e all’accettazione di massa del rapporto abito-corpo idealtipico, diretto a esprimere le tendenze di stagione attraverso una sorta di pedagogia degli stili. In altre parole, il sistema della moda sopperisce all’arbitrarietà e all’evanescenza delle tendenze radicandosi su temi accettati e conosciuti dal pubblico, operando continui riferimenti intertestuali. Gli stili si cristallizzano così in stereotipi vestimentari e corporei, in grado di riprodursi e sedimentarsi nelle culture e partecipare a futuri processi di traduzione, che verranno trasformati a loro volta in nuove mode. Sessant’anni di immagini, di termini, locuzioni ed etichette in continuo divenire, così come le narrazioni, onnipresenti, ma con radici mutevoli, prima legate al focolare, poi alla trama e all’ordito che costituiscono il tessuto urbano. Storie raccontate, riproducibili e replicabili all’infinito cambiando attori e stili, forme di vita dotate di poliglottismo semiotico, capaci di esprimersi in più linguaggi, di sintetizzare diverse forme e sostanze testuali.
Il discorso di moda. Le riviste femminili dal 1960 / Terracciano, Bianca. - (2019), pp. 1-256.
Il discorso di moda. Le riviste femminili dal 1960
Bianca Terracciano
2019
Abstract
Stampa, linguaggio, lettori, cultura, prescrizioni, testimonial e narrazioni, questi i termini che formano l’universo tematico di riferimento di una ricerca sulle riviste di moda italiane pubblicate dal 1960 a oggi, orientata a comprendere le strategie mirate alla diffusione e all’accettazione di massa del rapporto abito-corpo idealtipico, diretto a esprimere le tendenze di stagione attraverso una sorta di pedagogia degli stili. In altre parole, il sistema della moda sopperisce all’arbitrarietà e all’evanescenza delle tendenze radicandosi su temi accettati e conosciuti dal pubblico, operando continui riferimenti intertestuali. Gli stili si cristallizzano così in stereotipi vestimentari e corporei, in grado di riprodursi e sedimentarsi nelle culture e partecipare a futuri processi di traduzione, che verranno trasformati a loro volta in nuove mode. Sessant’anni di immagini, di termini, locuzioni ed etichette in continuo divenire, così come le narrazioni, onnipresenti, ma con radici mutevoli, prima legate al focolare, poi alla trama e all’ordito che costituiscono il tessuto urbano. Storie raccontate, riproducibili e replicabili all’infinito cambiando attori e stili, forme di vita dotate di poliglottismo semiotico, capaci di esprimersi in più linguaggi, di sintetizzare diverse forme e sostanze testuali.File | Dimensione | Formato | |
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