Smith, Boltanski e la drammaturgia dei pubblici supplizî in Italia

Il contributo si concentra, a partire dai contributi di Adam Smith, e la rilettura contemporanea di Boltanski, sullo ‘spettacolo dei supplizi’, nelle sue differenti fenomenologie (ad esempio in Francia e in Italia), iscrivendolo non tanto nell’area dell’amministrazione della giustizia penale o nella dinamica antropologica del capro espiatorio, ma nel contesto del governo della popolazione, della gestione dell’ordine pubblico e dell’elaborazione di una ‘drammaturgia dello spettatore’. Sono piani strettamente intrecciati che, come tali, spiegano l’attenzione di intellettuali di punta, organicamente polivalenti come Pietro Verri, impegnati nello studio dell’economia, della popolazione, delle belle arti, e capaci di riverberare le acquisizioni dello studio di una disciplina su quello delle altre. Essi intuiscono nessi profondi fra le dinamiche di queste pratiche e fra le categorie che le interpretano e spingono a orientarsi sul focus del ‘pubblico’ in termini nuovi.