L’oggetto di questo saggio è un film molto discusso: si tratta del quinto film scritto e diretto da Paolo Sorrentino, This Must Be The Place, uscito nelle sale italiane nell'ottobre 2011. In particolare, nel contributo s'intrecceranno lo studio della produzione e della distribuzione con l’analisi testuale. L'obiettivo principale è quello di mettere in luce le relazioni tra le strategie di promozione, le tematiche affrontate e, in conclusione, i modi di ricezione internazionale, al fine di sottolineare le relazioni del film con una presunta o ricercata componente impegnata che ha accompagnato, nel suo percorso vitale, la circolazione dell’opera. A questo proposito, da un lato si cercherà di evidenziare i modi in cui queste strategie hanno utilizzato il tema della Shoah per legittimare mediaticamente l’opera di Sorrentino come un film, appunto, impegnato; dall'altro, ci si soffermerà sui manifesti tentativi di proporre una discontinuità mediatica con la tradizione degli Holocaust film italiani, al fine di ribadire una componente autoriale dell’opera al di sopra di una dimensione meramente didattica o impegnata.
«This is not an argument for trendy boys». Memoria della Shoah e impegno postmoderno in «This Must Be The Place» / Garofalo, Damiano. - (2020), pp. 257-272. - CINEMA.
«This is not an argument for trendy boys». Memoria della Shoah e impegno postmoderno in «This Must Be The Place»
Damiano Garofalo
2020
Abstract
L’oggetto di questo saggio è un film molto discusso: si tratta del quinto film scritto e diretto da Paolo Sorrentino, This Must Be The Place, uscito nelle sale italiane nell'ottobre 2011. In particolare, nel contributo s'intrecceranno lo studio della produzione e della distribuzione con l’analisi testuale. L'obiettivo principale è quello di mettere in luce le relazioni tra le strategie di promozione, le tematiche affrontate e, in conclusione, i modi di ricezione internazionale, al fine di sottolineare le relazioni del film con una presunta o ricercata componente impegnata che ha accompagnato, nel suo percorso vitale, la circolazione dell’opera. A questo proposito, da un lato si cercherà di evidenziare i modi in cui queste strategie hanno utilizzato il tema della Shoah per legittimare mediaticamente l’opera di Sorrentino come un film, appunto, impegnato; dall'altro, ci si soffermerà sui manifesti tentativi di proporre una discontinuità mediatica con la tradizione degli Holocaust film italiani, al fine di ribadire una componente autoriale dell’opera al di sopra di una dimensione meramente didattica o impegnata.File | Dimensione | Formato | |
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