Nato su commissione dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, e da esso pubblicato, il libro, in tre capitoli, considera, a partire da una recente opera di Gianfranco Baruchello dal titolo Psicoenciclopedia Possibile, le premesse di un volume enciclopedico all'inizio del XXI secolo, cerca di ricostruire i passaggi caratteristici del percorso di ricerca dell'artista da sempre interessato a fare pratica dell'eterogeneità e del montaggio di elementi e materiali differenti, cerca e trova le articolazioni di un complesso itinerario storico- critico che dalle prime avanguardie del Novecento fino all'epoca più recente, ha tentato di immaginare sistemi di smontaggio e rimontaggio del reale, della storia e del sapere, secondo principi e obiettivi originali. "Il volume si colloca, in un certo modo, tra la Boîte verte o la Boîte-en-valise di Marcel Duchamp e il tentativo di produrre una sorta di complesso “software” mentale per il 21° secolo. Come in una scatola, il volume contiene materiali eterogenei in ordini apparenti, che hanno in realtà spezzato ogni continuità. L'artista ha realizzato sezioni, voci, intrecci per produrre una “confusione” benefica che sollecita l’immaginazione. Più simile a un misconoscere, la Psicoenciclopedia mette in pratica una sorta di decostruzione del conoscere: tutto si frammenta e torna a essere materiale disponibile a nuove forme di associazione. Il montaggio e il fototesto, l’intertestualità tra scrittura e immagini da cui si avvia il sistema ipertestuale alla base del volume, oltre i confini di ogni specificità sia verbale che visiva, costituiscono la forma mista e interdipendente della Psicoenciclopedia" (p. 15) . Indice del volume: 7 Introduzione di Massimo Bray I. CONNAÎTRE C’EST CONFONDRE 1. Divenire nomadi / 2. «Un’attività rivoluzionaria» / 3. L’eterogeneità come sistema / 4. La storia, la memoria, gli affetti 5. Il cerchio e il sapere / 6. Genesi della Psicoenciclopedia. Alfabeti e fotografie di fotografie/ II. CRITERI DI LETTURA 1. Sequenze e interruzioni / 2. Inversione, dismisura, nessi / 3. Immagini intruse e lemmi neutri. Eccetera, intanto, altrove, altroché / 4. Da Abaco a Zero / 5. Sfere / 6. Spazi vuoti, pause, ripetizioni. Lo sguardo cinematografico / 7. Gesti e corrispondenze. La politica delle immagini / 8. L’orrore del banale / 9. L’archivio ci guarda 10. Didascalia e citazione / 11. La ferita del visivo /12. Il montaggio / 13. L’inconscio della storia III. STORIA DELL’ARTE E FORME DEL MONTAGGIO. A PARTIRE DALLA PSICOENCICLOPEDIA 1. Sistemi enciclopedici nel 21° secolo / 2. Antefatti / 3. Politica del montaggio/ 4. Scrivere per pensare ESTRATTI DA TESTI E INTERVISTE. 1965-2013 BIBLIOGRAFIA
Psicoenciclopedia possibile. Note a margine L'arte come esperimento del sapere / Subrizi, Carla. - (2020), pp. 1-209.
Psicoenciclopedia possibile. Note a margine L'arte come esperimento del sapere
Carla Subrizi
2020
Abstract
Nato su commissione dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, e da esso pubblicato, il libro, in tre capitoli, considera, a partire da una recente opera di Gianfranco Baruchello dal titolo Psicoenciclopedia Possibile, le premesse di un volume enciclopedico all'inizio del XXI secolo, cerca di ricostruire i passaggi caratteristici del percorso di ricerca dell'artista da sempre interessato a fare pratica dell'eterogeneità e del montaggio di elementi e materiali differenti, cerca e trova le articolazioni di un complesso itinerario storico- critico che dalle prime avanguardie del Novecento fino all'epoca più recente, ha tentato di immaginare sistemi di smontaggio e rimontaggio del reale, della storia e del sapere, secondo principi e obiettivi originali. "Il volume si colloca, in un certo modo, tra la Boîte verte o la Boîte-en-valise di Marcel Duchamp e il tentativo di produrre una sorta di complesso “software” mentale per il 21° secolo. Come in una scatola, il volume contiene materiali eterogenei in ordini apparenti, che hanno in realtà spezzato ogni continuità. L'artista ha realizzato sezioni, voci, intrecci per produrre una “confusione” benefica che sollecita l’immaginazione. Più simile a un misconoscere, la Psicoenciclopedia mette in pratica una sorta di decostruzione del conoscere: tutto si frammenta e torna a essere materiale disponibile a nuove forme di associazione. Il montaggio e il fototesto, l’intertestualità tra scrittura e immagini da cui si avvia il sistema ipertestuale alla base del volume, oltre i confini di ogni specificità sia verbale che visiva, costituiscono la forma mista e interdipendente della Psicoenciclopedia" (p. 15) . Indice del volume: 7 Introduzione di Massimo Bray I. CONNAÎTRE C’EST CONFONDRE 1. Divenire nomadi / 2. «Un’attività rivoluzionaria» / 3. L’eterogeneità come sistema / 4. La storia, la memoria, gli affetti 5. Il cerchio e il sapere / 6. Genesi della Psicoenciclopedia. Alfabeti e fotografie di fotografie/ II. CRITERI DI LETTURA 1. Sequenze e interruzioni / 2. Inversione, dismisura, nessi / 3. Immagini intruse e lemmi neutri. Eccetera, intanto, altrove, altroché / 4. Da Abaco a Zero / 5. Sfere / 6. Spazi vuoti, pause, ripetizioni. Lo sguardo cinematografico / 7. Gesti e corrispondenze. La politica delle immagini / 8. L’orrore del banale / 9. L’archivio ci guarda 10. Didascalia e citazione / 11. La ferita del visivo /12. Il montaggio / 13. L’inconscio della storia III. STORIA DELL’ARTE E FORME DEL MONTAGGIO. A PARTIRE DALLA PSICOENCICLOPEDIA 1. Sistemi enciclopedici nel 21° secolo / 2. Antefatti / 3. Politica del montaggio/ 4. Scrivere per pensare ESTRATTI DA TESTI E INTERVISTE. 1965-2013 BIBLIOGRAFIAFile | Dimensione | Formato | |
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