Il Case Study Houses Program, promosso a Los Angeles dalla rivista Arts and Architecture tra il 1945 e il 1966, rappresenta il più importante esperimento architettonico sul tema della residenza unifamiliare. Questa definizione è sufficiente? Il Case Study Houses costituisce il più grande esperimento di architettura fotografata per scopi pubblicitari. I reportage eseguiti da Julius Shulman non si limitano a fornire una documentazione “meccanica” dei trentasei progetti. Essi sono espressione diretta dell’epoca in cui si riferiscono, in termini di cultura dello spazio e di stile di vita. Muovendo da queste considerazioni, il volume analizza una selezione di fotografie di J. S. indagando gli aspetti percettivi ed emotivi generati sugli osservatori. L’inserimento di personaggi in movimento, il controllo della luce e della prospettiva, sono gli strumenti tecnici adottati da Shulman per narrare lo spazio ammaliando il pubblico. Il funzionamento delle immagini è spiegato applicando le teorie della psicologia dell’arte, dell’estetica e della neuroestetica.
Case study houses. La percezione dello spazio vissuto tra tecnica e narrazione / Morselli, CONCETTA ELISA CHIARA. - (2020).
Case study houses. La percezione dello spazio vissuto tra tecnica e narrazione
Concetta Elisa Chiara Morselli
2020
Abstract
Il Case Study Houses Program, promosso a Los Angeles dalla rivista Arts and Architecture tra il 1945 e il 1966, rappresenta il più importante esperimento architettonico sul tema della residenza unifamiliare. Questa definizione è sufficiente? Il Case Study Houses costituisce il più grande esperimento di architettura fotografata per scopi pubblicitari. I reportage eseguiti da Julius Shulman non si limitano a fornire una documentazione “meccanica” dei trentasei progetti. Essi sono espressione diretta dell’epoca in cui si riferiscono, in termini di cultura dello spazio e di stile di vita. Muovendo da queste considerazioni, il volume analizza una selezione di fotografie di J. S. indagando gli aspetti percettivi ed emotivi generati sugli osservatori. L’inserimento di personaggi in movimento, il controllo della luce e della prospettiva, sono gli strumenti tecnici adottati da Shulman per narrare lo spazio ammaliando il pubblico. Il funzionamento delle immagini è spiegato applicando le teorie della psicologia dell’arte, dell’estetica e della neuroestetica.File | Dimensione | Formato | |
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