A quasi cinquanta anni dalla sua fondazione, la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal raccoglie, in un evento espositivo che si muove tra Roma (sede universitaria della prima direzione della Missione) e Venezia (sede universitaria dell'attuale direzione), reperti che lasciano il Sudan per la prima volta e che provengono dallo scavo dell'antica città di Napata. Pur nella loro fragilità e frammentarietà, questi materiali sono ancora in grado di fornire – grazie anche a un corredo di testi, immagini e ricostruzioni grafiche prodotto dagli archeologi della Missione – un quadro quanto più esauriente possibile dell'area cerimoniale di epoca meroitica, fiorita ai piedi del Jebel Barkal intorno al I sec. d.C. Scheda di catalogo di una cretula proveniente dal Palazzo B1500.
Cretula figurata con Apedemak antropomorfo / Pancin, Federica. - (2019), pp. 104-105.
Cretula figurata con Apedemak antropomorfo
Pancin Federica
2019
Abstract
A quasi cinquanta anni dalla sua fondazione, la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal raccoglie, in un evento espositivo che si muove tra Roma (sede universitaria della prima direzione della Missione) e Venezia (sede universitaria dell'attuale direzione), reperti che lasciano il Sudan per la prima volta e che provengono dallo scavo dell'antica città di Napata. Pur nella loro fragilità e frammentarietà, questi materiali sono ancora in grado di fornire – grazie anche a un corredo di testi, immagini e ricostruzioni grafiche prodotto dagli archeologi della Missione – un quadro quanto più esauriente possibile dell'area cerimoniale di epoca meroitica, fiorita ai piedi del Jebel Barkal intorno al I sec. d.C. Scheda di catalogo di una cretula proveniente dal Palazzo B1500.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.